Il progetto “Ghost-Net #23” nasce dalla necessità di risolvere uno dei problemi più attuali che altera gli equilibri naturali della biodiversità marina e costiera: la presenza di reti e attrezzi da pesca abbandonati. Secondo un rapporto realizzato da FAO e UNEP del 2009, ogni anno in tutto il mondo vengono abbandonate o perse dalle 640.000 alle 800.000 tonnellate di attrezzi da pesca, reti, cordame, trappole, galleggianti, piombi, calze per mitilicoltura, e i dati sono in continuo aumento. 

I danni per il mare

Le reti, una volta abbandonate lungo il fondale marino, agiscono da trappole mortali per numerosi organismi, provocando danni enormi ma non irreversibili. Solo tramite pratiche e strategie sostenibili si possono contrastare minacce di tali entità, capaci di trasformare ecosistemi marini straordinari in distese prive di vita. L’Associazione Cesram, Centro Studi e Ricerca Ambiente Marino, con sede a Soverato, che si occupa da tredici anni di salvaguardare l’habitat marino e le specie protette attraverso programmi di ricerca scientifica e divulgazione ambientale, e SubSeaRov, azienda vibonese specializzata in servizi e forniture per la subacquea professionale e nell’uso di ROV (remotely operated vehicle), hanno deciso di unire le forze e attuare la prima campagna di pulizia e rimozione delle reti fantasma all’interno del Golfo di Squillace.

Le attività di ricognizione 

Le ricognizioni subacquee con i ROV, utili per individuare le aree con maggiore presenza di rifiuti, avranno inizio a metà maggio e fin da subito verrà attuato il recupero degli stessi. «Il Golfo di Squillace è il nostro mare, quel tratto di Mar Ionio che ci da cibo salutare, che ci fa meravigliare delle sue bellezze, che ci fa rilassare con la sua immensità. Tutti siamo responsabili della sua salvaguardia. Il progetto è ambizioso, grande, faticoso ma noi ci crediamo fino in fondo e sono sicura che tutti insieme lo porteremo a termine. I cetacei che noi studiamo regolarmente e che amiamo non possono vivere rischiando la vita ogni giorno, dentro la loro casa, per colpa nostra» dichiara il presidente e direttore scientifico Maria Assunta Menniti. «La SubSeaRov opera nel campo subacqueo con una personale esperienza ventennale nel settore. Il suo core business sono le ispezioni subacquee con Rov, prestando la massima attenzione all' ecosistema marino. Credo che investire in questa campagna sia una delle migliori scelte mai fatte e spero che in tanti si uniranno a noi» dichiara il titolare della SubseaRov, Osvaldo Basile

I protagonisti del progetto

Il Centro Studi e Ricerca Ambiente Marino, Cesram, è un’ associazione no profit, nata a novembre del 2010, dalla passione per il mare e la natura che lega i suoi soci fondatori. La maggior parte dei componenti sono professionisti biologi e naturalisti che dedicano la loro esperienza alla divulgazione scientifica mediante attività di educazione ambientale al fine di fare avvicinare i giovani alle scienze naturali. Obiettivo principale dell’associazione è lo studio e la salvaguardia delle specie protette e degli habitat marino-costieri. Numerosi sono i progetti e le collaborazioni concluse e in corso, sia a livello nazionale sia a livello internazionale, ad esempio “progetto a sostegno della specie Tursiops truncatus nel tratto di Mar Ionio compreso tra Brancaleone e Botricello e azione straordinaria di rimozione dei rifiuti sui fondali del SIC Fondali di Stalettì” - POR CALABRIA FERS-FSE 2014-2020. La SubSeaRov è un’azienda che opera nel campo subacqueo a 360° attraverso lavori subacquei con operatori e ROV, perizie, realizzazioni di piani di sicurezza per unità adibite al traffico commerciale e pesca secondo le direttive del Decreto Legislativo n. 271/99, monitoraggi ambientali tra i quali rilievi single e multi beam, rilievi side scan sonar, installazione e gestione di reti ondometriche e correntometriche. «Chiunque può  prendere parte al progetto “Ghost-Net #23”, cittadini ma anche istituzioni, inviando un mail e descrivendo quale potrebbe essere il contributo».