Tornano i misteriosi sversamenti di oli dal canale di servizio dell'area portuale-industriale di San Ferdinando e il "Comitato 7 agosto" spera che questa volta Procura provveda.

 

"Da stamattina - scrivono gli attivisti in una nota - una cisterna è al lavoro al canalone. Il motivo? Ieri mattina abbiamo trovato una nuova "bella sorpresa". Qualcuno ha sversato sostanze oleose / idrocarburi all'interno della condotta a servizio dell'area industriale che, vista la presenza dello sbarramento naturale auto formatosi alla foce, non ha raggiunto il mare. Il nuovo sversamento, seppur di modeste dimensioni rispetto al passato, ci costringe ancora una volta a denunciare le azioni di criminali favorite dalle inerzie e dai ritardi degli Enti. E’ solo grazie alla presenza di uno dei membri del Comitato, segno della costante azione di monitoraggio messa in atto, che è stato possibile segnalare immediatamente lo stato delle cose alle Istituzioni ed alle forze dell'ordine oltre che nuovamente denunciare lo sversamento alle autorità competenti".

 

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Quanto accaduto ieri - proseguono i volontari del Comitato sanferdinandese - si sarebbe potuto evitare se fossero state realizzate le opere previste dal Corap ed in particolare le vasche di decantazione in prossimità della foce (previste entro il 2017). E ancora... se fosse stato realizzato il sistema di video sorveglianza previsto, forse i criminali avrebbero riflettuto prima di sversare nuovamente. Pur consapevoli dell'impegno profuso nella fase di emergenza non possiamo non segnalare le inerzie degli Enti nel realizzare quanto convenuto in sede di conferenza di servizi, in particolare il sistema di video sorveglianza e l’eliminazione del lagunaggio alla foce (Arpacal ha indicato che la foce rimanga sempre aperta). Purtroppo in questa terra dove l'ambiente viene continuamente deturpato non bisogna mai abbassare la guardia. Noi continueremo a monitorare ed a farci sentire nella speranza che vengano fermati questi crimini….attendendo fiduciosi risposte dalla Procura!".