I rappresentanti dei Consigli regionali di dieci Regioni - Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Abruzzo, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise - stanno depositando in Cassazione sei quesiti referendari contro le trivellazioni entro le 12 miglia e sul territorio. Capofila dell'iniziativa è la Basilicata.

I sei quesiti chiedono l'abrogazione di un articolo dello Sblocca Italia e di cinque articoli del decreto Sviluppo. Questi ultimi si riferiscono alle procedure per le trivellazioni. Su cinque articoli oggetto dei quesiti referendari presentati stamani in Cassazione dai dieci Consigli regionali, è attesa anche la decisione della Consulta che si pronuncerà da gennaio ad aprile sulla questione trivellazioni.

"Chiediamo che non ci siano trivellazioni entro le 12 miglia e che siano ripristinati i poteri delle Regioni e degli enti locali mettendo inoltre i cittadini al riparo dalla limitazione del loro diritto di proprietà perché, ad esempio, un articolo dello 'Sblocca Italia' prevede che per 12 anni sia concesso il permesso di ricerca sui terreni privati alle società estrattrici". Lo sottolinea il presidente della Basilicata, Pino Lacorazza, presentando i quesiti antitrivelle in Cassazione.