Organizzato dai Comitati per la difesa dei diritti del Territorio e per la Difesa del mare della costa tirrenica, nonché dal sito di informazione Mediterranei News, si è svolto a Nicotera un convegno teso a far riflettere sulle cause dell'inquinamento marino. Moderato dal giornalista Pino Brosio, l'incontro è stato concluso da Giacomo Francesco Saccomanno, leader della Lega calabrese, qui nelle vesti di fondatore di un comitato spontaneo he da anni incalza le istituzioni sui temi ambientali. Contributi qualificanti alla discussione sono arrivati dal commissario Arpacal, Emilio Errigo, e dal direttore del Dipartimento ambiente della Regione, Salvatore Siviglia.

Il confronto è partito dalla scoperta fatta dal direttore di Mnews, Antonio Montuoro, secondo il quale l'inquinamento del mare dipenderebbe dal cattivo funzionamento della rete fognaria comunale, che in almeno 16 punti per la sua fatiscenza sverserebbe nei terreni e nei fossi, quindi nel mare, i liquami che si avrebbe difficoltà a incanalare verso il depuratore Iam di Gioia Tauro. Per Saccomanno c'è la necessità di avere la progettazione di una nuova rete comunale, mentre il sindaco di Limbadi, Pantaleone Mercuri, si è reso disponibile a valutare se e come Nicotera si possa allacciare al depuratore limbadese, provvedendo al suo ampliamento o rifacimento per allargarlo ad altri centri dell'entroterra.

Il sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano, ha sottolineato la maggiore attenzione della Regione riscontrata quest'anno, mentre il manager della depurazione, l'imprenditore Antonio Di Giacomo, ha definito ad oggi non allarmanti le condizioni del Mesima e dell'affluente Vena alla foce. Montuoro ha lamentato l'assenza del sindaco Marasco e dei suoi assessori, mentre sia Siviglia che Errigo hanno ribadito l'attenzione che la Regione assicura verso la costa di Nicotera e i corsi d'acqua che vi affluiscono.