Le temperature estive portate dall’anticiclone di origine subtropicale ha spinto molte persone a riversarsi sulle spiagge per i primi bagni al mare. Affollate le località turistiche da Tropea a Pizzo passando per Vibo Marina. In quest'ultima località e più precisamente a Bivona, sono comparse scie giallastre: «No. Non lo meritiamo questo angolo di Paradiso», l'amaro sfogo dello storico Antonio Montesanti che sulla sua pagina Facebook posta le foto del mare dove per qualche ora è comparsa la schiumetta.

Uno spettacolo indecoroso che ha fatto scattare l'ennesimo grido di sdegno da parte di alcuni residenti della zona. Allertata anche la Capitaneria di Porto di Vibo Marina per individuare la causa dell'inquinamento. Indiziato numero uno resta il torrente Sant'Anna che nei giorni scorsi, nonostante l'assenza di piogge, ha riversato in mare “una portata di acqua anomala”. 

Alla vigilia di una nuova stagione turistica e dopo lo scempio dello scorso anno, i cittadini invocano l'intervento del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e si chiedono cosa abbia fatto l'amministrazione comunale per porre rimedio ad un problema che non solo mette a rischio la salute, ma affossa l'economia di un territorio, il Vibonese, a vocazione turistica. 

Scatta il sopralluogo dell'Arpacal

«A seguito delle numerose segnalazioni di residenti e bagnanti, questo pomeriggio personale Arpacal insieme agli uomini della Capitaneria di Porto di Vibo Marina, hanno effettuato un sopralluogo e campionamento delle acque interessate da presenza di chiazze di colore giallastro. L’esito delle analisi – è scritto in una nota – saranno effettuate nei laboratori Arpacal e i risultati resi noti tempestivamente. Il prelievo delle acque è stato eseguito a 300 metri a nord del Torrente Sant’Anna, nei pressi del Torrente Bravo, pure questo a Bivona e in prossimità di Punta Safó a Briatico».