Il miracolo della vita: si schiudono le prime uova di tartaruga in Calabria

Alcuni nidi, siti lungo il litorale reggino e catanzarese, sono stati predisposti alla fruizione pubblica. Lo spettacolo richiama curiosi da ogni angolo della regione

di Giusy D'Angelo
7 agosto 2018
12:03

È iniziata da qualche giorno la schiusa delle uova, ed è festa lungo il litorale reggino. Dopo giorni d’attesa le piccole tartarughe hanno fatto capolino tra i granelli di sabbia, raggiungendo timidamente il mare per poi sparire, cullate dalle onde del mare. In Calabria anche quest’anno registrati numeri da record.

 


I nidi in Calabria

Sono circa 20 i nidi, alcuni predisposti alla fruizione pubblica: Brancaleone (località Galati); Condofuri (spiaggia antistante la stazione ferroviaria); Bova Marina (Nei pressi del lido Mare Chiaro); Palizzi (Nei  pressi del ristorante La Vela); Soverato (Spiaggia antistante il lido San Giovanni). Altri siti sono rimasti off-limits, lontani da occhi indiscreti. Il miracolo della vita si ripete, ciclicamente, lasciando i fortunati spettatori senza parole. Le tartarughe, maestose creature del mare, nelle scorse settimane avevano raggiunto le spiagge natie. Qui hanno realizzato il loro nido e lo hanno ricoperto con la sabbia, in attesa che il processo naturale facesse il suo corso.

Lo spettacolo della vita

Un iter documentato dall’associazione “Caretta Calabria” impegnata da anni su tutto il territorio calabrese con azioni di protezione e valorizzare delle risorse e ricchezze ambientali.  Nella pagina social vengono riportate le notizie inerenti le schiuse, le fasi in cui si trovano e l’andamento delle nottate cui assistono sia i volontari che tanti curiosi: « Le tartarughine  appena nate sono molto sensibili alla luce, per questo motivo – scrivono sui social - le guidiamo verso il mare con apposite lampade schermate ed è vietato usare flash, torce e qualsiasi fonte di luce viva (compresi gli schermi dei telefonini) in prossimità del nido. Potete seguire le tartarughine fin quando entrano in acqua – aggiungono - ma senza andare oltre il limite indicato dai nostri volontari: infatti può capitare che la risacca le spinga a riva col rischio di calpestarle perché non visibili al buio. Confidiamo nella vostra collaborazione per apprezzare appieno questo spettacolo della natura».

 

Giusy D'Angelo

 

Leggi anche: Stragi di tartarughe marine: il peggior nemico è l’uomo

Giornalista
GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top