È la prima comunità energetica rinnovabile e solidale (Cers) della Calabria ed una delle prime in tutta Italia: il Comune e 30 famiglie di San Nicola da Crissa, rappresentano un fiore all’occhiello a livello nazionale per i benefici ambientali, sociali ed economici che ne derivano. Un’iniziativa supportata da Legambiente Calabria «poiché simbolo di quel cambiamento che l’associazione ambientalista persegue e modello per altri territori che vorranno finalmente compiere quel passo davvero rivoluzionario per un futuro sostenibile». 

L’inaugurazione della Cers, denominata “Critaro”, si terrà domani, lunedì 16 gennaio, alle ore 12, all’interno della sala mensa della scuola di San Nicola da Crissa, alla presenza del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto; dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Rosario Varì; del presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano; del sindaco e presidente del Cers Critaro, Giuseppe Condello, dell’amministratore unico 3E environment, energy, economy Srl, Illuminato Bonsignore; del presidente di Italia Solare, Paolo Rocco Viscontini: del presidente Bcc Calabria Ulteriore, Sebastiano Barbanti; del presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani e della responsabile Energia di Legambiente, Katiuscia Eroe e di diverse autorità politiche ed istituzionali.

«La Cers  – si legge in una nota – è stata costituita il 19 gennaio dello scorso anno che ha poi ottenuto un mutuo dalla BCC della Calabria Ulteriore, il primo finanziato da una banca. Il progetto è stato poi sviluppato e realizzato da 3E environment energy economy con un impianto fotovoltaico da 66,80 kW e un accumulo da 36 kWh, che ora è allacciato alla rete e pienamente operativo. La comunità energetica non è solo rinnovabile, ma anche solidale perché permetterà a ogni famiglia della Comunità di ridurre in maniera importante le bollette delle famiglie in povertà energetica. Il sistema alimenterà le utenze della scuola su cui è installato l’impianto fotovoltaico e condividerà la restante energia immessa in rete con i 30 membri della comunità, abitanti delle case popolari. A questo primo impianto seguirà l’installazione di impianti fotovoltaici su altri 5 edifici comunali. Alla fine di questo processo la comunità energetica avrà circa 85 membri, a fronte di impianti per una potenza complessiva di 180 kw».