Si tratta di un intervento in uno spazio lungo la valle del fiume Lao reso possibile dalla collaborazione con Anas e Idroelettrica sistem Srl
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Ricucita una ferita ambientale frutto della mano incivile dell'uomo che nella valle del fiume Lao, tra i comuni di Mormanno e Papasidero, lungo la Sp241, aveva trasformato una terrazza naturale in un ammasso di lastre di eternit, pneumatici e residui di asfalto.
Quel fazzoletto di terra divenuto una discarica abusiva è ormai stato bonificato e ritornando ad essere un piccolo belvedere dal quale poter ammirare la bellezza del fiume cavalcato dagli amanti del rafting.
L'amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Regina, attraverso l'operosità del consigliere delegato all'ambiente Giuseppe Fasano, con l’ausilio dell’Anas Spa calabrese, guidata dall'ingegnere Caporaso e dalla sua struttura composta dall'ingegnere Renda, l'architetto Silletta, i geometri Ferrara e Bruno, e l’Azienda Idroelettrica Sistem Srl, ha messo in piedi un'azione di riqualificazione dello spazio ambientale che sorge in uno dei luoghi più belli del Pollino calabrese.
A questa azione di bonifica, ormai arrivata al traguardo, ne seguiranno altre ne prossimi giorni con la precisa volontà dell'esecutivo, guidato dal sindaco Regina, di «contrastare con azioni sinergiche il fenomeno dell’abbandono incondizionato dei rifiuti, soprattutto se pericolosi».
La collaborazione tra enti e privati «può fare tanto, bene e subito - ha concluso Regina - Ma serve consapevolezza ed educazione. Altrimenti, il nostro futuro è già segnato ad un declino ambientale implacabile».