Hanno nuovamente spiccato il volo, dopo essere stati soccorsi dal Cipr, Centro italiano protezione rapaci e curati presso l’annesso Centro recupero animali selvatici (Cras), due esemplari di allocco, un barbagianni, alcuni assioli e una civetta.

 

La liberazione è avvenuta in prima battuta nell’area Sic “Bosco di Mavigliano” sita nel Comune di Montalto Uffugo, dove all’imbrunire sono stati liberati i due allocchi e il barbagianni, per poi proseguire con la liberazione in notturna degli assioli e della civetta nella sede del Cipr, sita in Contrada Lacone di Rende e di proprietà della Provincia di Cosenza.

 

Erano presenti per il Cipr il presidente Mauro Tripepi e i volontari Antonio Iantorno, Daria Stepancich e Mattia Di Benedetto; gli agenti del Corpo di Polizia Provinciale; il consigliere provinciale delegato all’Ambiente, Francesco Gervasi; il presidente del Parco Nazionale della Sila, Sonia Ferrari e il direttore Giuseppe Luzzi. Il Cipr, con l’annesso Cras, è una realtà importante del territorio provinciale per il soccorso agli animali selvatici feriti e in difficoltà e rappresenta il punto di riferimento più significativo della Calabria per la cura di centinaia di animali di ogni specie, tra cui soprattutto uccelli rapaci.

 

E’ dal 1987 che tra la Provincia di Cosenza ed il Cipr esiste un rapporto di collaborazione per la cura, la riabilitazione e la reimmissione in natura della fauna selvatica e per le attività di educazione ambientale. Al Cipr, infatti, opera anche il Crua (Centro di Recupero Uccelli Acquatici) che, grazie ad una importante opera di pulizia e restauro ambientale di una porzione di area semi-naturale della Provincia, è riuscito a ricreare un piccolo stagno che è oggi meta per molte specie di uccelli acquatici e dà la possibilità ai migratori di stanziare durante gli spostamenti stagionali.