Il primo cittadino punta il dito contro il capo della Protezione civile regionale: «A Civita vergognoso tentativo di scaricare responsabilità»
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«Quasi ogni giorno i Sindaci calabresi ricevono un messaggio di allerta meteo di primo livello (colore Giallo) da parte della protezione civile regionale; nella malaugurata ipotesi in cui dovesse succedere un qualsiasi evento il Sindaco sarà sempre ritenuto responsabile in quanto aveva ricevuto il messaggio di allerta e non si è adoperato per evitare che l’evento non si verificasse». Così il sindaco di Acquaformosa, Gennaro Capparelli, che in un comunicato punta il dito sul sistema di allertamento meteorologico della Protezione civile.
Secondo il primo cittadino, il responsabile regionale, Carlo Tansi, «intervistato dal TG3 in occasione della tragedia di Civita, ripeteva “noi abbiamo inviato il messaggio di allerta meteo al Sindaco”, nel vergognoso tentativo di scaricare ogni eventuale responsabilità proprio sul Sindaco. Ieri – prosegue Capparelli - tutti i Sindaci della Calabria hanno ricevuto un messaggio di allerta di livello alto (colore arancione) e di conseguenza, in molti, abbiamo chiuso le scuole per precauzione in quanto, con tale livello di allentamento, si prevedono “fenomeni più intensi del normale, pericolosi per cose e persone”, abbiamo allertato la Centrale Operativa Comunale, abbiamo dovuto disdire tutti gli eventuali impegni fuori comune per essere obbligatoriamente presenti in paese e poter coordinare le eventuali azioni da intraprendere in caso di eventi dannosi. Risultato finale? Nelle prime 12 ore di allerta arancione (dalla mezzanotte sino al mezzogiorno di oggi) ad Acquaformosa sono cadute circa 3/4 gocce d’acqua, i ragazzi hanno perso inutilmente una giornata di scuola, io ho dovuto disdire alcuni impegni di lavoro fuori comune, i dipendenti comunali della Coc sono ancora in stato di allerta con costi che dovrebbero gravare sulla cittadinanza».
In considerazione di ciò, il sindaco pone una serie di domande retoriche in cui esprime il proprio disappunto: «Vogliamo finirla di giocare a scaricabarile sui Sindaci? Vogliamo rivedere tutto il sistema di protezione civile? Vogliamo rivedere le 8 zone (Cala12345678) di suddivisione del territorio calabrese? Vogliamo abolire l’allerta gialla dato che è un messaggio ormai di routine che riceviamo quasi tutti i giorni e che, solo nel mese di agosto, piena estate, abbiamo ricevuto per 25 giorni su 31? Vogliamo vedere se in casi come quello odierno si possono riscontrare gli estremi del reato di procurato allarme? Si attendono risposte».