Il rifacimento di una strada montana - ai piedi dell'Aspromonte - accolto con soddisfazione dai cittadini, in parte disabili
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In cima allo sterrato vive Nicoletta che di Giulia, invalida al 100% e teneramente tenuta sotto braccio, è sorella ma soprattutto un po’ anche mamma. Da oltre 20 anni abitano insieme a Ficara, borgata al confine tra le due Gioiosa, un piccolo angolo di paradiso ai piedi dell’Aspromonte fino a pochi giorni fa irraggiungibile da mezzi di trasporto. La strada di collegamento alla provinciale era infatti ricca di insidie, con un alto tasso di pericolosità. Una carenza che i pochissimi residenti, soprattutto disabili, hanno vissuto con dignità aiutandosi l’uno con l’altro. C’è chi racconta che, a causa della precarietà della strada, neanche la posta arrivava puntuale e i solleciti di pagamenti giungevano molto prima delle bollette della luce. «I postini del luogo- riferisce un residente – hanno spesso paura ad affrontare queste rampe con i loro mezzi». Una vera e propria trappola per le automobili, ma soprattutto per i mezzi di soccorso in caso di emergenze che, negli ultimi tempi, non sono mancate. «Non potevo portare mia sorella da nessuna parte – riferisce Nicoletta – facevamo due passi e si tornava indietro».
Nei giorni scorsi sono stati effettuati interventi per migliorarne la viabilità, con la realizzazione di cunette e canali di scolo per evitare allagamenti. Una soluzione tampone ma che, per chi vive a queste latitudini, è da considerarsi tanta roba. Soprattutto per Giulia, che adesso può finalmente uscire a farsi quattro passi fuori dalle mura domestiche. «Menomale che adesso hanno aggiustato 200 metri - conclude la donna - quantomeno adesso si può salire».