«I campioni prelevati domenica mattina nei comuni di Lamezia Terme e Gizzeria, analizzati nel Laboratorio bionaturalistico di Arpacal, risultano microbiologicamente nella norma, rivelando una presenza minima sia di Escherichia Coli che di Enterococchi intestinali, e quindi non mettendo in evidenza alcun indice di contaminazione batterica, potenzialmente nociva per l'uomo». Questo l'esito degli esami, comunicato dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, sulle acque marine della costa tirrenica. Il campionamento si era reso necessario per fare chiarezza sulla colorazione verde fino a tre metri dalla battigia.

«All’esame al microscopio dei campioni prelevati nella località Marinella di Lamezia Terme - spiega Arpacal - risulta una importantissima presenza di Pyramimonas, microalga unicellulare assolutamente non tossica e rare altre specie, sempre di microalghe, anch'esse prive di tossicità. Il campione prelevato, a distanza di due ore, con il massimo irraggiamento (12:30) è  risultato di 3 miliardi di cellule /litro: il picco, appunto, della proliferazione algale quello in cui più forte ed evidente si manifesta il fenomeno».

«Le indagini dei parametri chimici riguardo ai nutrienti, sullo stesso punto di campionamento, richiedono ancora tempo per essere processati e validati. Le analisi, di qualunque natura siano, richiedono infatti tempi precisi legati al metodo ed alla successiva validazione. Un indice di correttezza delle procedure, ed una garanzia sulla fondatezza del dato analitico che viene comunicato solo dopo opportune e minuziose verifiche. La colorazione delle acque, in presenza di proliferazione algale, è contrariamente a quello che si potrebbe pensare, indubbiamente un effetto diretto di processi causati, nel tempo, dalle attività umane».