L’eurodeputata chiede alla governatrice Santelli un tavolo di confronto per affrontare la questione mala depurazione: «Danni sia economici che per la salute»
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Il problema della cattiva depurazione continua a penalizzare la stagione turistica calabrese già messa a dura prova dall'emergenza coronavirus. Per questo motivo, l'eurodeputata Laura Ferrara chiede un tavolo di confronto regionale dove affrontare l’annosa questione: «Anche quest'anno la costa del Tirreno cosentino si è contraddistinta per le famose chiazze marroni non più accettabili e tollerabili».
Una vera e propria spina nel fianco per il turismo: «Le condizioni in cui versa il nostro mare sono sotto gli occhi di tutti. I social sono diventati, a giusta ragione, la cassa di risonanza dell'indignazione per cittadini, esercenti e turisti che si lamentano del mare sporco».
Per la pentastellata serve «trovare una soluzione concreta a questo annoso problema. Anche di questo – fa presente l’esponente 5s - parlerò con l'assessore regionale all'ambiente Sergio De Caprio e chiederò che il presidente della Giunta regionale, Jole Santelli, istituisca un tavolo con i sindaci della costa. Un momento di confronto e monitoraggio sullo stato dei lavori di efficientamento già in programma da tempo e in evidente ritardo».
Ferrara, ribadisce infine che «quello della maladepurazione è un problema che crea ingenti danni alla nostra regione e ai cittadini calabresi in termini economici e di salute pubblica». Pertanto: «È arrivato il momento di dire basta al mare sporco», conclude infine.
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