Da un gruppo facebook la raccolta firme per chiedere l’intervento del governo e risolvere così l’atavica problematica legata all'inquinamento delle acque
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Si appella al presidente del consiglio Francesco Trovato, cittadino di Curinga e amministratore del seguito gruppo facebook “Sei di Curinga se”. Stanco di raccogliere continue segnalazioni sul mare sporco, l'uomo ha lanciato una petizione: «Presidente, la Calabria ha bisogno di lei, il mare è la nostra principale risorsa, è dura per noi adattarci a questi tempi che cambiano, "Salviamo il nostro mare" è il grido che echeggia qui da noi al Sud o sarà troppo tardi».
«L’uomo ha sempre considerato il mare come uno "scarico naturale", ma per millenni ciò non ha provocato danni molto gravi. Oggi, invece, rispetto a un centinaio di anni fa, la situazione è molto cambiata: la popolazione mondiale è più che triplicata e si è concentrata nelle aree urbane, spesso localizzate in prossimità delle coste, quindi gli scarichi organici di produzione umana sono notevolmente accresciuti. Anche l’agricoltura fa la sua parte nell'inquinare i corsi d’acqua e il mare, ne sappiamo qualcosa dalle nostre parti. Tappi, bottiglie di plastica, sacchetti, calcinacci, copertoni, mozziconi di sigarette, scarichi fognari, insetticidi, diserbanti, se non vengono smaltiti correttamente finiscono in mare , trascinati dai fiumi o scaricati direttamente in mare da cittadini privi di ogni senso civico».
«Abbiamo tanto da dimostrare presidente - conclude - i turisti negli ultimi anni hanno scelto la Calabria, ma la cattiva gestione ( pessima) dei depuratori e tutto ciò che ruota attorno a questo problema ha reso la vacanza fiabesca che tutti ricordiamo in un incubo dal quale non se ne esce più».
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