Continua il tour di LaC sulla costa calabrese tra le anomalie che disturbano l'estate in corso. In diretta da Gizzeria Lido, il format condotto da Pasquale Motta ha ospitato oggi il consigliere regionale del Pd e la presidente dell'associazione Anna Parretta: con loro si è discusso della qualità delle acque e dei (tanti) problemi da risolvere
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Mare, croce e delizia della Calabria. Eccellenza della nostra regione e spina nel fianco dei villeggianti che, di estate in estate, non di rado si vedono costretti a fare dietrofront dalla spiaggia a causa di chiazze e bollicine trovate a galleggiare sul pelo dell’acqua. Dentro la Notizia, il format di LaC Tv curato e condotto da Pasquale Motta, dall’inizio dell’estate sta portando avanti un tour lungo la costa calabrese, a caccia di anomalie denunciate e da denunciare. Perché, al di là dell’impegno più volte sbandierato dal presidente Occhiuto a garanzia della qualità delle acque, le situazioni infelici non mancano. Da una parte e dall’altra del litorale, anche se con un maggiore allarme sul fronte tirrenico.
E da qui è partito il viaggio odierno di Dentro la Notizia (guarda la puntata). Dal territorio di Nocera Terinese, Motta mostra le acque del fiume Savuto. «Molti dei comuni di questa valle non hanno depuratori, oppure non funzionano», spiega.
In superficie, si vede galleggiare una densa schiuma bianca. Proprio sopra scorre il viadotto della Ss18. «È così da anni», denuncia Motta.
La stessa schiuma bianca si ritrova più in là, alla foce del Savuto, dove le acque del fiume si mescolano a quelle del mare. A 50 metri, e a pochi passi dalla battigia, sorge un cantiere da cui verosimilmente nascerà un villaggio turistico. Inquinamento, consumo di suolo, ce n’è per tutti i (cattivi) gusti.
Ospite della puntata di oggi pomeriggio il consigliere regionale del Pd Ernesto Alecci, che proprio in questi giorni ha sollevato pubblicamente i suoi dubbi sui dati riguardanti la qualità delle acque.
In diretta da Gizzeria Lido, Alecci espone le sue perplessità, riguardanti le contraddizioni tra i risultati dei campionamenti dell’Arpacal e quelli di Goletta Verde. Situazione, dice, che genera «un po’ di confusione e anche timore».
«Credo – afferma il consigliere dem – che la Regione debba sedersi a un tavolo con Legambiente, come peraltro avviene altrove. Lungi da me dire che qualcuno modifica i risultati, ma qualcosa non quadra ed è bene approfondire».
In collegamento Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria. «Le immagini trasmesse sono tristissime e inquietanti – commenta –. Ma dobbiamo fare una premessa: i nostri monitoraggi integrano ma non si sostituiscono a quelli delle autorità competenti perché quelli di Arpacal sono gli unici dati che determinano la balneabilità. Le nostre sono analisi scientifiche che utilizzano gli stessi parametri, quello che cambia sono i luoghi di campionamento: i nostri sono spesso le foci che consideriamo punti critici. Noi guardiamo alle fonti dell’inquinamento, se si risolvono queste criticità spesso si risolvono anche i problemi. Da diversi esposti nostri sono scaturite indagini grazie alle quali sono stati individuati gli scarichi illegali». I campionamenti di Arpacal invece, spiega, spesso vengono fatti in mare, anche al largo, per valutarne la balneabilità. Ma sono le foci dei fiumi, che non sono balneabili, a determinare l’inquinamento.
Una spiegazione che scioglie, ma solo in parte, i nodi portati al pettine da Alecci, che sottolinea come in alcuni casi i punti di campionamento di Arpacal e Legambiente si sovrappongano: «Ci sono anche prelievi alle foci». Stesso posto e stesso periodo, ma con risultati contrastanti. Sui quali, rimarca, occorre fare chiarezza.
Che fare, dunque? «Bisogna agire in maniera efficace e stringente, con incisività e determinazione su tutte le possibili cause di inquinamento del mare: efficientare i sistemi di deputazione, incrementare il collettamento fognario anche per uscire dalle procedure di infrazione comunitaria, agire in un’ottica di prevenzione, controllo e sanzione sugli scarichi illegali», afferma in conclusione Parretta.
E Alecci annuncia le sue prossime mosse in Regione: «Proporrò di convocare gli amministratori locali perché nessuno meglio di loro conosce lo stato dei territori. Questa è una battaglia epocale per la Calabria, se non si lavora tutti insieme non la si vince».
Mare, dati contrastanti sulla balneabilità: Alecci chiede chiarezza. E Legambiente: «Si intervenga sulle fonti di inquinamento»