Il torrente Budello è l’osservato speciale a Gioia Tauro. Il ricordo dell’esondazione del 2010, che ha distrutto case e esercizi commerciali, è ancora troppo vivo nelle menti di tutti gli abitanti della città del porto. Stamattina l’assessore Rocco Italiano e la consigliera comunale Sabina Ventini hanno compiuto un sopralluogo per verificare lo stato della fiumara e i lavori svolti alla sua foce.

 

«Le condizioni meteo – ha dichiarato l’assessore – hanno fatto preoccupare un po’ tutti. Abbiamo fatto un intervento preventivo programmando tutto il necessario perché la foce del budello fosse sboccata». L’allerta massima lanciata ieri dalla protezione civile ha fatto riaffiorare quella paura con la quale i cittadini del quartiere Fiume convivono ormai da anni.

«Questa zona è stata è stata colpita nel 2010 da una grande inondazione – ha raccontato la consigliera Ventini – allagando il quartiere Fiume e anche quello di Vallomena. C’è stata per anni molta superficialità nella gestione del fiume». «Nel 2010 – ha aggiunto Isabella Foti, che fa parte del Comitato quartiere Fiume – abbiamo avuto più di un metro di acqua in casa e quando inizia a piovere con grande intensità, qui cominciamo tutti ad avere paura».

 

Se la situazione alla foce del Budello sembra abbastanza sotto controllo, lo stesso non si può dire se si risale il letto del torrente verso la Statale 18.

«Siamo sul ponte sulla Ss18 – ha spiegato Sabina Ventini – questo è uno dei tratti più pericolosi per le dimensioni del ponte che lasciano poco spazio all’acqua per defluire e soprattutto perché c’è una fitta vegetazione che in caso di piogge torrenziali potrebbe fare da tappo facendo esondare la fiumara in strada. Abbiamo richiesta un intervento urgente di Calabria Verde pulire e rimettere in sicurezza».