A seguito delle perturbazioni il presidente Alberto Statti ha convocato un tavolo tecnico con la Giunta regionale per "approfondire la situazione e affrontare le difficoltà del sistema agricolo al fine di evitare il ripetersi di una simile situazione"
Tutti gli articoli di Ambiente
PHOTO
«La conta dei danni sarà certamente lunga, perché devastante è stato l'evento climatico del 4 ottobre scorso; in tutta la Calabria abbiamo registrato situazioni critiche ma è soprattutto nella Piana di Lamezia Terme che le intense precipitazioni, unite ad una evidente non piena operatività del sistema di raccolta e canalizzazione delle acque, hanno determinato una condizione difficilissima». Lo afferma il presidente di Confagricoltura Calabria, Alberto Statti.
«Attualmente - aggiunge - ci sono decine e decine diimprese obbligate ancora ad impegnare la propria manodopera per ripulire dal fango, a ripristinare le strutture danneggiate, a riprogrammare investimenti e raccolte, a fare i conti con previsioni ed impegni che non possono essere rispettati. Abbiamo ottenuto dal presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio la convocazione, nei prossimi giorni, di un tavolo tecnico con l'obiettivo di approfondire la situazione, affrontare le difficoltà del sistema agricolo, definire, sulla base di questa traumatica esperienza, interventi che possano evitare il ripetersi di una simile situazione.
Statti spiega: «Al presidente abbiamo infatti manifestato come, pur nell'eccezionalità della situazione, ad essere tecnicamente collassato è il sistema di regimentazione delle acque, parliamo di torrenti esondati, di fiumi che hanno scavalcato gli argini soprattutto di una rete di canali di scolo dove la manutenzione è scarsa e sporadica. Come sapevamo e come hanno incontestabilmente documentato alcuni organi di informazione, nella notte del 4 ottobre scorso un'ingente quantità di acqua è arrivata in pianura ed invece che essere canalizzata verso il mare ha trovato di fronte a se ostacoli di ogni tipo con il risultato che oggi le aziende conoscono bene».
Il presidente di Confagricoltura ha concluso, dicendo che «l'auspicio è che il tavolo tecnico, pur occupandosi di una specifica situazione, possa anche essere l'occasione per ragionare di quei correttivi che inevitabilmente sono necessari e che riguardano la rete dei canali di competenza dei Consorzi di bonifica e del Corap. Sullo sfondo di questi ragionamenti rimane anche il tema delle competenze che si sovrappongono e si neutralizzano, su questo tema presto Confagricoltura Calabria farà sentire la propria voce - conclude Statti - con una iniziativa destinata a promuovere una radicale e definitiva opera di razionalizzazione».