Scatta la denuncia, dopo il servizio del nostro network – sull’inquinamento del fosso Vena autorizzato dagli enti – e a muoversi per primo è il sindaco di Nicotera, Giuseppe Marasco. Il primo cittadino ha scritto anche alla Procura di Vibo Valentia, citando il reportage giornalistico e sottolineando come «emerga che i liquami di un quartiere di Rosarno, immessi nel fosso Vena, finiscano nel fiume Mesima». Il sindaco, che ha indirizzato la sua denuncia anche alle istituzioni sovracomunali e al sindaco di Rosarno, chiede «l’immediata e auspicata assunzione dei provvedimenti ritenuti più opportuni e necessari per agevolare, in tempi celeri, un superamento dell’attuale e preoccupante situazione».

 

Intanto, l’assessore nicoterese Marco Vecchio ha confermato che gli amministratori del comune vibonese non fossero a conoscenza della situazione documentata nel servizio, richiamando l’attenzione degli enti sulla necessità di riconvocare quel tavolo tecnico istituito lo scorso anno dalla Regione. Il sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà, ha riferito di voler parlare con i giornalisti nelle prossime ore, mentre il collega di San Ferdinando, Andrea Tripodi, nel cui territorio sfocia il Mesima, ha annunciato di attivato per far sorvolare da un drone questo e gli altri corsi d’acqua incriminati, per scovare gli scarichi inquinanti.

 

 

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