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“Ci hanno già colonizzato abbastanza, mandiamoli a casa”. E’ uno dei messaggi contenuti nel brano ‘No triv’ che sui ritmi hip hop, in vista del referendum del prossimo 17 aprile, cerca di sensibilizzare sul tema delle trivellazioni. Un brano realizzato da nomi e volti noti dello scenario rap ed hip hop. A partire da Southology, all’anagrafe Francesco Bellizzi, originario di Castrovillari, e molto conosciuto nell’ambiente. Proseguendo poi con la musica di Libberà e il mix e mastering di Dj Kerò. Alla regia Antonio Grande, in arte Tony Polo, giovane movie maker sempre più lanciato e apprezzato.
“Questo è un messaggio non per i politicanti e i colletti bianchi, è per noi stessi. In una regione che fate di tutto per rovinare, adesso toccami tutto ma non il mio mare”, dice ancora il testo della canzone che preme per il votare sì al referendum. Un sì che servirà, sostanzialmente a dire no. Se dovesse vincere il sì, infatti, i permessi per estrarre idrocarburi in mare, entro 12 miglia dalla costa, cioè più o meno a 20 chilometri da terra, scadranno al termine della concessione e le piattaforme verranno smantellate.
“Ci vogliono pignorare il diritto a campare – dice ancora Southology - un altro motivo per farci emigrare”. Un brano a difesa della propria terra e delle proprie risorse. Un invito a non girarsi dall’altra parte e ad usare la propria coscienza per il proprio futuro.
Tiziana Bagnato