Nessuna delle 81 mila tonnellate del lotto 4 delle ecoballe campane, quello vinto con una gara d'appalto dalla ditta lametina Ecosistem, arriverà in Calabria. Lo ha dichiarato l'amministratore delegato dell'azienda Salvatore Mazzotta a margine di una conferenza stampa in cui ha presentato, insieme al componente del cda Gianpaolo Carnovale e al responsabile di produzione di piattaforma Ilario Emanuele, il progetto "Porte aperte" che prevede la visita guidata degli impianti per tutto il 2016 per le scuole, le associazioni o i singoli che ne facciano richiesta.

 

Le ecoballe arriveranno direttamente in Portogallo dove verranno smaltite in discarica. L'impegno dell'azienda è questo ed è con questa proposta che si è aggiudicata l'appalto per 150 mila tonnellate, riuscendo così a coprire completamente quanto contenuto nel lotto aggiudicato, poco più di 80 mila tonnellate. I rifiuti, ormai secchi, ha tenuto a sottolinearlo Mazzotta,partiranno dal porto di Napoli e andranno direttamente all'estero. Così il management dell'Ecosistem smentisce la notizia che queste arrivino in Calabria, negli impianti di Pianopoli o in qualunque altro tipo di sito.

 

"Come previsto dal capitolato speciale d'appalto – ha spiegato l'ad - i rifiuti verranno caratterizzati sul posto e poi si procederà al caricamento su degli automezzi per il porto di Napoli e poi, ancora, da lì in Portogallo. Il bando di gara consentiva lo smaltimento solo in ambito comunitario e noi ci siamo adeguati", ha rimarcato ancora Mazzotta che poi ha definito la sua posizione all'interno dell'inchiesta 'Tempa Rossa', sullo smaltimento illecito degli oli Eni del sito di Viggiano, come marginale. "Sono convinto - ha detto - che lo smaltimento sia avvenuto nel pieno rispetto della normativa vigente, l'ho sempre pensato, ancora di più ora che ho visto gli atti del fascicolo del Pm. La posizione dell'Ecosistem – ha concluso - è solo di ente intermediario senza detenzione del rifiuto".


Tiziana Bagnato