Senza giri di parole, il consigliere regionale Ferdinando Laghi – eletto con la lista “Unione Popolare” a Palazzo Campanella – ha spiegato, ai residenti della periferia meridionale di Paola, quali sono i rischi legati alle onde elettromagnetiche prodotte dai ripetitori 5G. Lo ha fatto in occasione di un incontro, organizzato dal comitato spontaneo di località “Castagnaro”, sorto in concomitanza dei lavori di sbancamento per preparare il terreno su cui, prossimamente, dovrebbe essere posata un’antenna che svetterà sui tetti delle tante abitazioni circostanti.

Dopo un sopralluogo nei pressi del fazzoletto di terra dove la struttura dovrebbe essere installata, l’esponente calabrese del movimento nato su impulso dell’ex pubblico ministero Luigi De Magistris, ha fatto il punto della situazione nei locali dello stabilimento balneare Havana Club, dove ad attenderlo, oltre ad un nutrito drappello di cittadini, c’erano anche consiglieri comunali e componenti della locale giunta municipale.

Introdotto da Luisa Giglio, anima e riferimento del comitato spontaneo, il consigliere regionale si è prodotto in una vera e propria lezione sulle onde elettromagnetiche, spiegando che quelle prodotte dal 5G andranno a sommarsi a quelle già diffuse dalle tecnologie precedenti, andando a costituire un serio e concreto rischio per la salute delle persone.

Nel corso del suo intervento, Laghi ha annunciato di aver presentato una proposta di legge al consiglio regionale, proprio per limitare il proliferare delle antenne che, in Calabria, stanno moltiplicandosi in diverse zone, determinando anche conseguenze sul piano immobiliare (secondo alcune stime bisbigliate a microfoni spenti, le case nei dintorni dei ripetitori starebbero subendo un deprezzamento giunto anche a quote del 30%) e sull’appetibilità turistica delle aree più prossime ai ripetitori.

La speranza è che, grazie ad incontri come questo, la popolazione possa prendere coscienza della situazione, andando a creare gruppi in grado di tenere sotto pressione i politici che, al momento, non sembrano dare molta importanza alle istanze di quanti subiscono decisioni e scelte unilaterali.