«A Lamezia si vivono giorni complicati, in cui i cittadini, e tra loro tanti giovani, le società sportive, le associazioni culturali vengono privati del diritto di fruire dei servizi sportivi e culturali. Dà un senso di sconforto non l’esistenza del problema ma la sensazione di irresolubilità che fiacca le legittime aspettative di chi ha diritto ad utilizzare gli impianti pubblici ed i teatri. Vi sono motivi di preoccupazione anche su altri versanti». Così Luigi Muraca, avvocato ed ex capogruppo della Lista Lamezia Unita, in merito alle numerose criticità della città della Piana.


«È di questi giorni – ha proseguito Muraca - il risultato di Cosenza che, grazie alla guida sapiente del Sindaco Occhiuto, risulta la città del Sud con il migliore ambiente urbano; ebbene anche Lamezia potrebbe in questo ambito fare un grosso passo avanti». Muraca ha spiegato come «non tutti sanno, infatti, che il Comune di Lamezia ha approvato in Consiglio Comunale il 24/03/2017 il Piano Comunale del servizio di gestione dei rifiuti ed ha, quindi, partecipato ad un progetto regionale teso a migliorare il servizio di Raccolta Differenziata in Calabria, a valere sulle risorse del POR. Il 15/03/2018 la Regione Calabria ha approvato la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento, tra cui è rientrato quello di Lamezia, che dovrebbe ricevere un contributo di € 2.298.205,00 ovvero il 58,50% dell’intervento, il cui costo complessivo ammonta ad € 3.928.507,89. Una grande occasione per eliminare i cassonetti in città, l’aria maleodorante, i topi sempre più grossi e per fare un salto di qualità che ci possa avvicinare alle città più moderne per ecosistema e vivibilità, utilizzando peraltro i Fondi Comunitari».


Muraca ha proseguito evidenziando che «ci sono però dei tempi da rispettare e la nostra apprensione è legittimata dalla convenzione che hanno stipulato la Regione Calabria ed il Comune di Lamezia ormai 6 mesi fa, il 03/05/2018. Gli impegni assunti prevedono che entro il 31/12/2018 il soggetto beneficiario dell’intervento, cioè il Comune, dovrà espletare le procedure ad evidenza pubblica per perfezionare le forniture dei mezzi, delle attrezzature, dei materiali di consumo e dovrà anche selezionare ed acquisire il personale da adibire al servizio di raccolta dei rifiuti. È chiaro che il tempo trascorso dalla stipula della convenzione ed il breve orizzonte temporale che ci separa dal 31/12/18, circa 60 giorni, consigliano un’accelerazione dell’iter burocratico della pratica in questione, dal momento che la perdita del finanziamento avrebbe effetti gravi ed irreversibili nella gestione dell’igiene pubblica in città. Non ci vuole un esperto per immaginare che, senza raccolta differenziata, Lamezia manterrebbe un ecosistema urbano obsoleto ed inefficiente, fonte di sporcizia e di degrado. Al contrario, tenendo fede alle pattuizioni previste nella convenzione del 03/05/2018 si completerebbe una buona pratica amministrativa, partita nel 2017, accedendo ad un finanziamento europeo (a Lamezia non capita sovente) ed agganciandosi alle città che hanno un livello di vivibilità accettabile. La realizzazione dell’intervento consentirebbe alla città di pervenire ad almeno il 65% di raccolta differenziata entro il termine massimo del 31/12/2020. Senza demagogia (a cui chi scrive non è avvezzo), l’auspicio è che l’Amministrazione Straordinaria si impegni a fondo facendo perno anche sul settore Ambiente del Comune, all’interno del quale operano persone competenti. In caso contrario, si rischierebbe un collasso, non solo ambientale ma anche culturale della città, in quanto verrebbe meno uno stimolo efficacissimo ad un rapporto più civile di ognuno di noi con i rifiuti, dalla gestione dei quali dipende buona parte della salute dei cittadini» ha concluso.