VIDEO | L'incontro con l’esperto Ferdinando Laghi e l'avvio dell'iter per lo stop degli impianti in città. E intanto su Località Stretto aumenta il fronte dei no
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Che fosse una discarica della discordia quella di Località Stretto a Lamezia Terme era noto. All’indomani del piano sui rifiuti licenziato dalla giunta Santelli il muro dei “no” si era andato allargando fino a formare un vero e proprio fronte civico.
Serafico, invece, nel suo sostegno alla proposta il sindaco Paolo Mascaro, certo che siano quelli in arrivo nella Città della Piana rifiuti già trattati, valuta come sufficiente l’uso delle due vasche già esistenti, di cui una da dissequestrare, mentre l’ipotesi dell’apertura di una terza vasca rimarrebbe a suo dire solo su carta. Accanto a lui anche diversi altri sindaci del comprensorio, a discostarsi, invece, sono diverse anime della maggioranza che a riaprire la discarica non ci pensano affatto. Tra queste Giancarlo Nicotera, da sempre sostenitore di Mascaro, consigliere comunale e presidente della Commissione Ambiente e Sanità, che su questo tema non sembra disposto ad indietreggiare.
La questione 5G
Se ne è parlato in occasione dell’incontro con Ferdinando Laghi, presidente dell’associazione medici per l’Ambiente della quale fino al 2021 sarà la guida a livello internazionale, sui presunti rischi del 5G. L’incontro è stato voluto per valutare l’opportunità di bloccare con un’ordinanza, così come già avvenuto in altri 150 comuni italiani, gli impianti 5G. Impianti verso i quali Laghi ha espresso tutta la sua contrarietà stante il fatto che mancano studi che certifichino la non pericolosità di questo tipo di tecnologia, che si andrebbe comunque, ad innestare, ha spiegato in un ambiente già compromesso e minato.
E Laghi ha convinto i consiglieri che hanno così deciso di avviare l'iter che porterà ad un'ordinanza che vieterà questo tipo di impianti a Lamezia. E anche sul piano dei rifiuti calabrese l’esperto fa muro: «l’impostazione generale sui rifiuti è del tutto sbagliata. L’unica nota positiva è che si sia deciso di coinvolgere gli enti pubblici e non ci sia rivolti come sempre ai privati».