Tutti gli articoli di Ambiente
PHOTO
Corteo a Celico contro la discarica
Lunedì si è tenuta una riunione tra la Regione Calabria, rappresentata dal dg del dipartimento Ambiente Domenico Pallaria, i sindaci dei Comuni limitrofi al sito della discarica e una delegazione di componenti del Comitato ambientale Presilano, comitato che nel corso degli ultimi mesi ha dato vita a diverse manifestazioni e iniziative per dire no alla discarica di Celico.
Ma se il Comitato, che richiedeva il ritiro dell'Autorizzazione integrale ambientale (Aia) concessa al sito, non dello stesso parere è la Regione: non ci sarebbero infatti non ci sono le condizioni per ritirare il documento.
La discarica dunque non chiuderà perché, come previsto dalla legge, il sito non sarebbe visibile dai centri abitati limitrofi. Questa, come tutte le altre eccezioni mosse dal comitato, dunque, non sono ricevibili e il sito rimane attivo seppur per i soli rifiuti dei privati, industriali e non.
Ma a destare la rabbia dei cittadini sarebbe il comportamento incoerente dell'attuale maggioranza di governo regionale: «Fino a quando alcuni degli attuali consiglieri di maggioranza sono stati all'opposizione – spiega Francesco Noto – nei verbali delle sedute del consiglio regionale sono riportati i loro interventi contro i decreti di autorizzazione al conferimento dei rifiuti anche in discariche private come quella di Celico, ma da quando sono diventati maggioranza non solo non hanno detto nulla in materia, ma hanno prorogato quelle autorizzazioni all'unanimità».
«È evidente che non ci sia la volontà politica di chiudere la discarica di Celico», si legge in una nota diffusa dal Comitato dopo l’incontro di lunedì.