San Lorenzo Bellizzi, borgo del Pollino, punta sul fotovoltaico. La Fattoria della Piana a Candidoni è un esempio invece di economia circolare. Queste alcune delle fotografie di un’Italia virtuosa scattate da Legambiente
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Nel cuore del Parco del Pollino, a San Lorenzo Bellizzi, in provincia di Cosenza, da anni la comunità locale formata da 660 abitanti ha puntato sul fotovoltaico, cedendo gratuitamente alcuni terreni alle cooperative agricole locali e consentendo l'installazione sulle serre di pannelli per una potenza di 15 MW.
Dalle campagne di Candidoni, comune di 400 abitanti in provincia di Reggio Calabria, arriva invece la storia della Fattoria della Piana, cooperativa che da dieci anni rappresenta un esempio di economia circolare applicato all'agricoltura e al settore lattiero-caseario. Questi sono solo due esempi di un viaggio attraverso dieci realtà virtuose che raccontano l’Italia dei piccoli borghi, quelli sotto i 5 mila abitanti, che hanno deciso di scommettere su innovazione, sostenibilità, salvaguardia dell’ambiente, accoglienza e integrazione e su un ripensamento dei servizi per i cittadini.
"Viaggio nell’Italia dei piccoli comuni che innova"
Ed è a queste storie che Legambiente - in occasione della XV edizione di "Voler Bene all’Italia" dal 2 al 3 giugno con eventi in tutto il Paese - dedica il report "Scatti di futuro. Viaggio nell’Italia dei piccoli comuni che innova", presentato oggi a Roma al convegno “Laboratori di futuro” promosso insieme con l’Anci.
Sono storie spesso poco conosciute, nate su iniziativa di singoli cittadini, associazioni, cooperative o enti locali con l'intento di dare un nuovo futuro a questi territori, e che lentamente stanno producendo piccoli ma importanti cambiamenti per molti borghi italiani. C'è chi scommette sull'agricoltura sociale, l'economia circolare e il recupero di terre e boschi, chi investe nell'architettura ecosostenibile, chi punta sull'innovazione e l'efficienza energetica, chi sull'accoglienza e l'integrazione sociale.
La petizione di Legambiente
E intanto l’associazione lancia un appello, sottoscritto da centinaia di sindaci, e indirizzato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, affinché si faccia portavoce, presso il Governo, per un'accelerazione dei tempi dei decreti attuativi della legge 158/217 sui piccoli comuni, che prevede fino al 2023 un fondo di 100 milioni per lo sviluppo dei borghi italiani. I 100 milioni di euro previsti fino al 2023 dalla legge bastano appena per partire.