Il presidente Oliverio ha firmato il protocollo di gemellaggio con la Campania nell’ambito del piano di protezione civile che coinvolge diverse Regioni. Sono circa 1,5 milioni i residenti nell’area rossa del vulcano
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In caso di emergenza legata al Vesuvio circa 1 milione e 155 mila residenti nei Comuni della zona rossa dell'area vesuviana e di quella dei Campi Flegrei saranno distribuiti nelle Regioni italiane in attuazione del piano della Protezione civile. I protocolli di gemellaggio con le Regioni sono stati firmati oggi, nel corso di una cerimonia a Palazzo Santa Lucia, dal presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca con i presidenti della Basilicata, Vito Bardi, della Calabria, Mario Oliverio, e gli assessori e delegati delle altre regioni. Presente il Capo del Dipartimento di Protezione Civile, Angelo Borrelli.
«È un risultato importante - ha detto Borrelli - di questi protocolli si parlava dal 2002 e la pianificazione dell' emergenza Vesuvio è cominciata nel 1984». Ad Ottobre a Pozzuoli, nell'area flegrea, si terrà una grande esercitazione di Protezione civile.
Nel piano sono stabilite una serie di destinazioni. I cittadini del Vomero, come riferisce Napoli Fanpage, verrebbero trasferiti tra il Piemonte e la Valle d'Aosta. Quelli dell'Arenella in Veneto. Chiaiano e Scampia in Friuli Venezia Giulia. Soccavo in Emilia Romagna. Ai residenti di Chiaia-Posillipo toccheranno invece le isole: Chiaia e una parte di San Ferdinando dovranno varcare lo stretto di Messina e andranno in Sicilia. Posillipo, invece, in Sardegna. Per le periferie, invece, sono state scelte le regioni più vicine. Bagnoli sarà gemellata con la Basilicata e la Calabria. Fuorigrotta col Lazio, dove il Comune di Frosinone si è già reso disponibile. Per Pianura, invece, ci sarà la Puglia.