L'uso dei motori provocherebbe effetti devastanti nel delicato sistema ambientale cavernicolo
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«Le barche che manovrano a remi all'interno della Grotta Azzurra costituiscono un esempio virtuoso da seguire per conservare e tutelare questi habitat particolarmente vulnerabili». È l'incipit di una lettera con cui l'associazione ambientalista Italia Nostra - sezione alto Tirreno cosentino, ha rivolto un appello ai potenziali visitatori della caratteristica Grotta Azzurra dell'Isola Dino, l'imponente costone roccioso che si erge nelle acque di Praia a Mare.
L’appello
«Prendano esempio da queste imbarcazioni - hanno scritto ancora gli ambientalisti - tutti quegli operatori che invece entrano nelle grotte dell'Isola Dino a motori accesi, infischiandosene altamente di danneggiare questo habitat che è anche la loro fonte di lavoro e guadagno. Così come se ne infischiano altamente quei funzionari e amministratori pubblici che non fanno il proprio dovere, cioè quello di far rispettare le misure di conservazione approvate dalla Regione Calabria, le quali hanno stabilito che il traffico marittimo di natanti e imbarcazioni a motore costituiscono una minaccia per l'habitat delle grotte».
Possibili effetti devastanti
Secondo quanto riferiscono gli ambientalisti, un inquinamento di origine esterna «potrebbe provocare effetti devastanti nel delicato equilibrio di un sistema come quello cavernicolo e sulla integrità dei suoi popolamenti». Invece, secondo gli stessi, nessuno farebbe niente. «È più importante mantenere buoni rapporti con questi signori che tutelare l'ambiente e le risorse del territorio, che sono il carburante verde di ogni buon turismo - scrivono in ultimo gli aderenti a Italia Nostra -. Ci appelliamo allora agli amici turisti che amano preservare e tutelare il bello, le nostre eccellenze ambientali come le grotte che sono anche e soprattutto loro. Visitate le grotte marine ma pretendete che si usino i remi per entrare. Preferite quegli operatori che rispettano le grotte dell'Isola e non utilizzano i motori per accedervi. Così facendo ci darete una mano a cercare di difendere e conservare questi habitat per noi e per le generazioni che verranno».