L'associazione lancia un appello all'ex sindaco di Orsomarso per interessarsi alla pulizia del corso d'acqua riconosciuto sito di interesse comunitario e una zona speciale di conservazione
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«Il Fiume Lao non può più attendere». La sezione dell’Alto Cosentino di Italia nostra lancia un appello al consigliere regionale Antonio Di Caprio per la rimozione dei rifiuti dal fiume Lao.
L’associazione, infatti, scrive che dal 18 febbraio 2019 ha «segnalato al Comune di Orsomarso e a tante altre autorità la presenza di notevoli quantitativi di rifiuti sulle sponde e all’interno dell’alveo del fiume Lao che è un sito di interesse comunitario e una zona speciale di conservazione e che pertanto avrebbe richiesto quell’attenzione e quegli interventi di prevenzione, che invece sono mancati a tutela dell’ecosistema fluviale nel suo insieme, senza i quali, soggetti senza scrupoli l’hanno trasformato in una discarica di rifiuti».
Malgrado gli avvertimenti di Italia Nostra, infatti, le piene dei mesi tra novembre e dicembre scorsi hanno portato a valle parte dei rifiuti più leggeri, soprattutto plastica, che sono andati ad inquinare l’ambiente marino, più di quanto questo non sia già invaso nei fondali da rifiuti di ogni genere.
«Ci aravamo illusi – attacca Italia nostra - che a seguito degli interventi di alcune divisioni del ministero dell’Ambiente, di altre autorità e dello stesso Comune di Orsomarso, che aveva rimosso parte dei rifiuti presenti sugli argini e chiuso, anche se in modo molto provvisorio, gli accessi nell’alveo del Fiume Lao, il problema dei rifiuti potesse trovare rapida e positiva soluzione. Questa aspettativa era stata anche alimentata dall’ordinanza del sindaco De Caprio, che attualmente ricopre la carica di consigliere regionale, il quale in merito ai rifiuti depositati lungo il fiume Lao aveva ordinato alla ditta Mia di provvedere alla loro rimozione entro 90 giorni».