I portavoce calabresi pentastellati frenano il ministro dell’Interno e puntano il dito contro la gestione dei rifiuti: «Il Governo regionale continua ad esprimere la propria incapacità»
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Un nuovo scontro si sta delineando all’interno del governo gialloverde. Questa volta si tratta di un tema ambientale di spessore ovvero la creazione di inceneritori per risolvere in maniera definitiva la questione rifiuti nelle regioni in cui si sono evidenziate delle vere e proprie emergenze. Un argomento che crea scontro tra Movimento 5 stelle e Lega. I pentastellati, rispondendo al ministro dell’Interno Matteo Salvini – che aveva auspicato in Campania la realizzazione di impianti affermando «ce ne vorrebbe uno per ogni provincia» - hanno rimarcato la loro posizione “green” e la necessità di continuare la promozione della raccolta differenziata, di aumentare centri per il riciclo ed il servizio porta a porta.
Il problema dell’inquinamento
Tramite una nota, i portavoce calabresi del M5s eletti all’Europarlamento, al Parlamento nazionale e nei Consigli comunali hanno precisato che il «Movimento mai potrà accettare la costruzione di nuovi inceneritori in Calabria». Il sistema degli inceneritori, oltra ad essere bollato come “anacronisctico” «non rispetta la nostra politica che si pone come obiettivo “rifiuti zero”, come indicato nel Contratto di Governo». Se da un lato, risolverebbe l’emergenza, dall’altro aprirebbe due problemi di non poco conto «inquinamento dell’aria (foto wired) - non esistono inceneritori che non danneggiano la qualità dell’aria aggiungono i grillini- e lo smaltimento degli scarti delle combustioni».
Governo regionale «incapace»
Tutt’altro a giudizio degli esponenti pentastellati, l’indirizzo del Governo che invece punta alla «chiusura degli inceneritori e l’abbandono delle discariche». Nel ricordare al ministro Salvini delle lotte condotte con il suo partito contro gli impianti, si punta il dito contro il Governo regionale che in materia «continua ad esprimere la propria incapacità». La Regione a guida Oliverio, infatti, «vorrebbe protrarre l’ emanare ordinanze in deroga (sono 11 quelle a firma Oliverio) e proseguire nell’ utilizzo di discariche ed inceneritori. Mancano impianti di trattamento e – illustrano - non appare all’orizzonte, con questa amministrazione regionale, la volontà di avviarne. Una buona politica di informazione e sensibilizzazione verso la raccolta differenziata porta a porta – concludono i pentastellati – ridurrebbe, quasi ad azzerarli, i rifiuti residui e produrrebbe numerosi nuovi posti di lavoro». g.d'a.