VIDEO | Al momento sono in corso le ricognizioni ad opera di Calabria Verde, tempi lunghi per il rimboschimento. Il sindaco valuta la chiusura del parco
Tutti gli articoli di Ambiente
È ben più alta la stima del danno provocato dal vasto incendio scoppiato questa estate nella pineta di Siano a Catanzaro. Sono complessivamente 35 gli ettari andati in fumo su 350 che compongono il polmone verde della città capoluogo, il 10% del totale. Un danno limitato che però richiederà tempi lunghi per il ripristino del complesso boschivo.
«Stiamo effettuando una ricognizione puntuale in base alle specie legnose presenti» ha chiarito il commissario di Calabria Verde, Giuseppe Oliva, intervenuto questa mattina nel corso di una conferenza stampa convocata dal sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. «Appena conclusa questa ricognizione avremo anche modo di osservare l’effetto della vegetazione e programmare le attività. Ovviamente questa stagione non è appropriata per fare né una operazione né l’altra».
Pesa in ogni caso il vincolo imposto dalla normativa in materia di incendi boschivi che vieta qualsiasi intervento per i successivi cinque anni: «Sono stati presentati emendamenti a questa legge – ha chiarito il primo cittadino di Catanzaro – già approvati dal Parlamento, adesso aspettiamo la definizione per capire come intervenire».
Si valutano, tuttavia, interventi in deroga, soprattutto, per l’area d’ingresso al parco, in cui erano stati piantumati pini a protezione delle opere idrauliche: «Mentre le specie a monte – ha confermato Oliva – che riguardano la sughereta o altri latifoglie della macchia mediterranea dobbiamo verificare gli effetti di ripresa vegetativa». Nel frattempo, alcuni alberi saranno tagliati e si prospetta anche la chiusura del parco per qualche mese: «Ci sono pericoli, in quanto alcuni alberi – ha dichiarato il sindaco Abramo – potrebbero cadere da un momento all’altro. Faremo sicuramente una ordinanza per qualche mese in maniera tale da non rendere il parco fruibile».