L'associazione si unisce alla richiesta del presidente dell'Ente: «Si facciano arrivare rinforzi o perderemo un patrimonio di inestimabile valore». E non risparmia le critiche alla Regione
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«La Calabria brucia, dal Pollino all'Aspromonte. Gli incendi che da giorni insistono nell'area del Parco nazionale dell'Aspromonte e che hanno già causato ingenti danni e perdita di vite umane, hanno ripreso vigore e violenza, dirigendosi inesorabilmente verso il bosco monumentale e le foreste vetuste di Acatti, Afreni e Valle Infernale, sito Unesco, e verso la zona di riserva integrale. Del Parco dell'Aspromonte rischia di restare solo cenere». Lo afferma, in una nota, il Wwf Italia.
«Siamo particolarmente vicini al presidente Autelitano - afferma Dante Caserta, vicepresidente di Wwf Italia - e a tutte le persone che vivono e lavorano nel Parco dell'Aspromonte. Siamo in contatto diretto con i nostri volontari locali e con le guide del Parco e ci uniamo alla loro richiesta di fare intervenire immediatamente ulteriori mezzi aerei o sarà troppo tardi e perderemo per sempre un patrimonio di inestimabile valore. Serve anche maggiore vigilanza a terra perché, nelle aree in cui le fiamme erano state spente, si sono registrati nuovi focolai, evidentemente appiccati da criminali senza scrupoli che in maniera sistematica stanno continuando a spargere inneschi. Questa situazione sta mettendo in ginocchio un intero territorio e se non presidiata rischia di vanificare ogni sforzo».
«Mentre Draghi ha mobilitato la Protezione civile nazionale e la Regione Calabria chiede lo stato di calamità naturale - afferma il Wwf - l'assessore regionale Gallo denuncia i danni all'agricoltura, ma contemporaneamente, piuttosto che impegnarsi a fare applicare la legge che vieta per 10 anni il pascolo e la caccia nelle aree colpite dagli incendi, si appresta a varare il calendario venatorio con 5 giorni di preapertura (due in più dell'anno scorso), aumentando la pressione che dovrà subire la fauna selvatica nelle poche aree che non saranno distrutte dal fuoco e ignorando la gravità degli incendi e le raccomandazioni del ministero della Transione ecologica. Nei giorni scorsi anche l'Oasi Wwf Lago di Angitola è stata colpita dai roghi, con alberi centenari bruciati e decine di animali in fin di vita recuperati dai nostri volontari».