Il direttore generale dell'Agenzia regionale: «Presto un nuovo piano operativo per fronteggiare le emergenze ambientali»
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«È fin troppo evidente che la Calabria in queste settimane sia sotto un vero e proprio attacco criminale- ambientale al quale dobbiamo necessariamente, tutti insieme, rispondere nella maniera più opportuna facendo squadra. I diversi incendi che hanno interessato gli impianti di trattamento o stoccaggio di rifiuti, a Siderno come a Motta San Giovanni, a San Gregorio d’Ippona come a San Giovanni in Fiore, a Corigliano-Rossano così come quello di ieri a Squillace, non possono essere considerati una mera casualità.
È per questo che stiamo preparando, anche su input dell'assessore regionale all'Ambiente Sergio de Caprio, un nuovo piano operativo per fronteggiare le emergenze ambientali, con uno sguardo che sia non solo più ampio dal punto di vista territoriale, coinvolgendo le diverse professionalità della nostra agenzia indipendentemente dai loro dipartimenti di appartenenza, ma anche multidisciplinare».
È quanto dichiara il direttore generale dell'Arpacal, Domenico Pappaterra, in merito agli ultimi eventi che hanno interessato alcuni impianti di trattamento o stoccaggio di rifiuti in Calabria nei quali l'agenzia ambientale calabrese è intervenuta per dare il suo supporto tecnico- scientifico alle autorità che sul posto hanno provveduto a contenere e spegnere gli incendi.
Nell'ultimo incendio che si è verificato ieri pomeriggio a Squillace, in provincia di Catanzaro, come per gli altri eventi criminali-ambientali l'Arpacal è stata subito chiamata in causa dai Vigili del fuoco ed è intervenuta con il tecnico Francesco Iuliano del servizio tematico Aria del dipartimento provinciale di Catanzaro, diretto da Francesco Nicolace.
Rapportandosi con il comandate dei Vigili del fuoco che stava coordinando le operazioni di spegnimento dell'incendio, Iuliano ha fornito indicazioni al sindaco di Squillace, Pasquale Muccari, per l'emanazione dell'ordinanza verbale di emergenza ai cittadini. Le raccomandazioni sono state quelle di routine: tenere le imposte chiuse, non consumare frutta e ortaggi coltivati negli orti che sono interessati dalla colonna di fumo e per un'area sufficientemente ritenuta di sicurezza. Iuliano, a fronte della richiesta da parte del primo cittadino di un parere tecnico in merito, ossia se fosse il caso di chiudere la scuola di Squillace lido, ha consigliato di tenere chiuso l’edificio scolastico anche a fronte di quanto dichiarato dai Vigili del fuoco, ossia che l'incendio non sarebbe stato completamente domato prima di questa mattina, martedì 6 ottobre 2020. Iuliano ha inoltre informato sia i vigili del fuoco e sia il sindaco che le acque di spegnimento sarebbero dovute essere contenute all'interno del piazzale in cui si trova lo stabilimento in fiamme, per proteggere l’ambiente circostante.
Lo stabilimento oggetto dell’incendio risulta autorizzato da marzo del 2016 come piattaforma di trattamento rifiuti di cui carta, cartone, plastica, vetro e alluminio. Iuliano, parlando con l'amministratore unico della società titolare dello stabilimento, ha acquisito l’informazione che al momento dello scoppio dell'incendio vi sarebbero stati stoccati/depositati circa 900 tonnellate di rifiuti.