VIDEO | Dopo il post social del presidente Occhiuto che ha mostrato il sistema di monitoraggio grazie al quale la Regione conta di controllare il 65% in più del territorio rispetto al passato, il presidente del Consiglio regionale si appella ai calabresi
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«Tolleranza zero nei confronti delle decine di roghi e di chi delittuosamente li provoca». La Regione insiste, con nuove misure e appelli, per provare a contenere un fenomeno che lo scorso anno ha prodotto decine di migliaia di ettari inceneriti dalle fiamme per lo più dolose. Cosicché, all'impegno del presidente Roberto Occhiuto, che ha dichiarato guerra ai piromani, e della Regione, attiva con ogni mezzo preventivo a sua disposizione, è necessaria anche la «vigilanza responsabile dei singoli cittadini».
Al coro si unisce anche il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso a parere del quale la situazione su questo fronte rimane allarmante e intollerabile.
L’appello del numero uno di Palazzo Campanella arriva dopo il post social del presidente Occhiuto che ha mostrato il sistema di monitoraggio grazie al quale la Regione conta di controllare il 65% in più del territorio rispetto al passato. «Le nostre squadre riescono a segnalare alle autorità competenti eventuali piromani rilevati dalle nostre immagini» ha scritto il capo dell’esecutivo calabrese, mostrando foto inequivocabili che li colgono in flagranza
Per il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso: «Ai fenomeni estremi discendenti dai mutamenti climatici in atto, che configurano scenari ambientali inediti e mettono l’umanità di fronte a problematiche di difficile soluzione, non possiamo consentire che si aggiunga la distruzione dolosa che manda in fumo migliaia di ettari di aree boschive e vegetazione, toglie l’habitat agli animali e restringe gli spazi alle persone e alle attività economiche».
Ma l'indignazione da sola non basta, tuona Mancuso, che auspica la massima attenzione da parte di tutti, È fondamentale per il presidente che «le centinaia di uomini, tra vigili del fuoco, guardie forestali e volontari che lottano duramente contro i roghi possano contare sulla vigilanza efficace e il contrasto preventivo non solo delle istituzioni pubbliche a ogni livello, dei Parchi e delle Aree protette, dei proprietari dei fondi, cui è richiesta diligenza nell’eliminazione di sterpaglie e rifiuti, ma soprattutto sulla collaborazione dei singoli cittadini».
«Ogni sottovalutazione di questa ostinata patologia sociale, infatti, contribuisce ad acutizzare la ferita profonda alla natura e alla biodiversità, depauperando - conclude il presidente dell’Assemblea legislativa regionale - il patrimonio ambientale di una regione come la Calabria, che ha un indice di boscosità tra i più elevati d’Italia da salvaguardare e mettere a valore».