Quella appena trascorsa è stata l’ennesima notte di fuoco in Aspromonte. Dopo il rogo che nella giornata di ieri ha minacciato la Valle infernale di San Luca e le faggete patrimonio Unesco, le fiamme nella notte si sono dirette verso Montalto, la cima più alta del massiccio calabrese, ricadente nel territorio di San Luca, a quasi 2.000 metri di altitudine. Un altro rogo, di minore entità, si sta dirigendo verso valle.

Si tratta prevalentemente di incendi di sottobosco, motivo per il quale diventa difficile intervenire anche per i canadair, ben 6 in azione ieri per avere ragione delle fiamme. «La situazione è peggiorata – raccontano testimoni – il fuoco avanza e alcuni tratti di strada sono bloccati causa caduta alberi». Ieri la Prefettura di Reggio Calabria ha chiesto anche l’intervento dell’esercito, mentre proprio oggi in città è previsto un incontro operativo. Intanto gli ambientalisti sono sul piede di guerra, davanti ad un disastro di proporzioni immani.

«Parlare di piromani è riduttivo – spiega Arturo Rocca, presidente dell’osservatorio ambientale “Diritto per la vita” - Se brucio le foreste sono un delinquente, e per questo devo essere perseguito dalla legge e perseguitato dalla coscienza. So di squadre di volontari impegnati per spegnere le fiamme, ma solo chi conosce bene la montagna e i suoi pericoli può fare qualcosa. Facciamo sì che questa Calabria Verde non sia verde solo di nome. L’Aspromonte è un bene dell’umanità, noi amiamo la montagna e dobbiamo non solo rispettarla, ma farla rispettare». 

Le fiamme, intanto, stanno per raggiungere il santuario di Polsi, nel comune di San Luca (Reggio Calabria), che è «quasi isolato». Lo dice il rettore don Tonino Saraco. «La strada principale è bloccata dalle fiamme, si accede solo da due vie secondarie delle quali una è una mulattiera».

«In merito agli incendi nel Parco nazionale dell'Aspromonte - scrive il senatore dei 5 stelle Fabio Auddino -c’è un continuo contatto con il presidente del parco Leo Autelitano, il Ministro Cingolani e la protezione civile. Tutti in prima linea. Sono arrivati i due Canadair e un elicottero per fermare il fronte delle fiamme e scongiurare il peggio. Si sta facendo il massimo per impedire che il fuoco avanzi».

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