Il verde di nuovo curato, l’acqua del laghetto finalmente cristallina e popolata da cigni e papere, sistemato il lungo sentiero della valle dei mulini, riparati gli arredi e ripulite le opere d’arte contemporanea oggetto di atti vandalici. Torna all’originaria bellezza il Parco della Biodiversità Mediterranea dopo il profondo restyling voluto dal presidente della provincia Sergio Abramo e dal presidente onorario del Parco Michele Traversa. «In otto mesi – ha spiegato Traversa – abbiamo rivoluzionato il Parco facendolo tornare all’antico splendore. Abbiamo messo in sicurezza tutte le aree gioco dei più piccoli e gli impianti sportivi ed abbiamo curato anche al verde».

 

«Sono stati fatti interventi totali – ha proseguito il presidente onorario del Parco - per quanto riguarda il percorso nella valle dei mulini, sono circa 2mila metri dove i cittadini, già dalle prime ore dell’alba, vengono per fare footing in un percorso naturalistico molto bello in cui sono presenti anche delle opere che sono state ristrutturate. Mi riferisco alla Madonna di Medjugorje, la fontana e l’area dedicata a San Francesco di Paola». Inoltre, a breve, saranno ripristinati altri due impianti sportivi e la pavimentazione del parco. E con soddisfazione ha aggiunto: «Abbiamo riportato il Parco al 2004» anno di realizzazione.   

 

Non avendo a disposizione risorse finanziarie e umane sufficienti per affrontare la situazione di degrado verso cui stava precipitando quello che tutti considerano il fiore all’occhiello della città, Traversa, che del Parco è stato ideatore e creatore, ha coinvolto enti ed associazioni che hanno dato il proprio contributo per restituire il parco alle famiglie, ai ragazzi, agli appassionati di arte e fitness.  Proprio con questo intento, Traversa ha anche fondato l’Associazione “Amici del Parco” e realizzato, con i tecnici messi a disposizione dal presidente Abramo, un’App che porta il nome del Parco e da cui è possibile non solo conoscere le meraviglie all’interno di questa piccola culla della cultura, con tante opere d’arte e con il Musmi, il museo storico militare, ma anche segnalare eventuali danni o criticità. 

 

Un patrimonio da tutelare anche con i sistemi di sicurezza messi a punto dalla Provincia: “E’ previsto un sistema di videosorveglianza che ci è stato finanziato dalla Regione – ha detto - perché abbiamo necessità di controllarlo anche di notte per scongiurare il pericolo incendi”. Inoltre, saranno riavviati i lavori del Centro Ippico che sarà gestito da una società esterna, specializzata in questi impianti.