Il primo cittadino Giudicendrea ha revocato il divieto di balneazione. Poco più a sud i risultati delle analisi di Arpacal (e di privati) hanno evidenziato «diversi tratti di mare eccellenti»
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Si sarà sentito sollevato, il sindaco di Calopezzati nel revocare l’ordinanza che vietava la balneazione lungo i quasi cinque chilometri di costa. Antonello Edoardo Giudiceandrea era stato l’unico amministratore del territorio ad emettere un provvedimento del genere a distanza di 48 ore dall’incidente avvenuto nella discarica di Scala Coeli che ha causato perdita di percolato da una vasca di contenimento, giovedì scorso.
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Questa mattina con una certa soddisfazione, ha “liberato” tutti. La decisione è stata assunta dopo aver ricevuto i risultati delle analisi commissionate ad un laboratorio privato, in attesa di quelle effettuate dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria.
«Sono felice che concordino con le analisi di Arpacal» ha detto Giudiceandrea nel commentare la riapertura. Il sindaco aveva emanato l’ordinanza, cinque giorni fa, anche per via del racconto di un sub ricercatore universitario che stava conducendo degli studi sulla prateria di posidonia oceanica nel mare di Calopezzati. «Mi sono allarmato ed ho deciso di vietare la balneazione – ha spiegato il primo cittadino – perché lo studioso ha raccontato di aver notato l’avvicinarsi in mare di una nuvola scura».
Il sospiro di sollievo Giudiceandrea l’ha tirato nel leggere i risultati delle analisi giunti in mattinata e tutti nella norma. Anzi, ha concluso, «batteri quali escherichia coli, enterococchi intestinali e coliformi totali non solo sono nella norma ma prossimi allo zero».
Mino: «A Cariati il mare è balneabile»
Qualche chilometro più a sud, a Cariati, anche il sindaco Cataldo Minò ha esultato dopo le preoccupazioni esternate nei giorni scorsi a LaC News24. Il mare cariatese è, quindi, «balneabile», e lo confermano «i dati ufficiali trasmessi al Comune dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal) che ha comunicato gli esiti delle analisi chimiche eseguite sul campione di acqua di mare prelevato a 100 metri a nord del fiume Nicà».
Anche Minò come Giudiceandrea ha incrociato e confrontato i dati con quelli di analisi commissionate dall’amministrazione comunale a laboratori accreditati «che hanno monitorato l’intero litorale comunale, ricalcando i risultati dell’Arpacal e restituendo per diversi tratti dati eccellenti rispetto alla qualità delle acque».
Il sindaco di Cariati ha concluso appellandosi al senso civico. «Questo episodio, sul quale possiamo finalmente rassicurare cittadini, turisti e territorio – conclude il Minò – non può e non deve distogliere l’attenzione dalla più ampia emergenza ambientale che, oltre l’allarmismo a fasi alterne, richiede una collaborazione costante e continuativa dei cittadini e di tutti gli attori socio-economici, in particolare degli operatori turistici, rispetto a tutte le fonti di inquinamento considerate a 360 gradi: dai fossi d’acqua, passando dalle campagne e fino alle spiagge e al mare».