Un incontro dai toni piuttosto accesi e che ha portato ad una risoluzione ancora parziale - oltre che tardiva - del problema che da oltre un mese ormai affligge gli agricoltori catanzaresi: i rilasci col contagocce dell'acqua da parte della multinazionale dell'idroelettrico A2A. Com'è noto la società gestisce le risorse idriche calabresi sulla scorta di una concessione che però, secondo il Consorzio di Bonifica Ionio catanzarese, non viene rispettata.

Coltivazioni danneggiate

Una circostanza che ha finora determinato effetti nefasti sulle coltivazioni - in alcuni casi la perdita del raccolto - e indotto infine l'ente consortile a rivolgersi al Tribunale civile per veder riconosciute le proprie ragioni. Tuttavia, questa mattina al dipartimento Ambiente della Cittadella è stata convocata una riunione tecnica con la multinazionale per trovare una sintesi, seppur tardiva, mitigando gli effetti devastanti sui raccolti causati dalla carenza d'acqua. 

Inadempienze

Il presidente del Consorzio di Bonifica Ionio catanzarese, Fabio Borello, ha rappresentato alla società la necessità di garantire il rilascio dei quantitativi d'acqua previsti in convenzione: almeno 130mila metri cubi d'acqua al giorno per soddisfare le necessità irrigue. Inoltre, ha tratteggiato uno scenario tutt'altro che roseo, milioni i danni arrecati agli agricoltori a causa della prolungata carenza idrica e dalle temperature da bollino rosso. Senza le dovute garanzie di un quotidiano rilascio d'acqua, alcuni agricoltori si sono dissuasi dal piantumare le coltivazioni programmate.

Riserve d'acqua

Durante la riunione, tuttavia, è emerso come A2A sia nella disponibilità di una risorsa idrica pari a 10 milioni di metri cubi d'acqua, inutilizzata per garantire una corretta gestione degli usi idropotabili in autunno. La società si è detta disponibile a rilasciare i quantitativi richiesti dal Consorzio di Bonifica catanzarese attingendo da quella riserva, senza tuttavia assumersi alcuna responsabilità in caso di future carenze d'acqua per scopi civili. 

Furti d'acqua

Presente alla riunione anche il commissario di Sorical, Cataldo Calabretta, che ha sottolineato la necessità di rimodulare i termini di una convenzione sottoscritta nel 1968, rinnovata poi nel 1999 e ancora fino al 2029 che non riesce più a tener conto dei mutati scenari. Ha inoltre rappresentato gli effetti nefasti che i mancati rilasci d'acqua agli agricoltori stanno provocando sulla gestione idropotabile poiché in alcuni casi si utilizza la risorsa in maniera impropria drenando l'acqua potabile per scopi irrigui. Dello stesso avviso anche il presidente di Coldiretti, Franco Aceto, anch'egli d'accordo sulla necessità di rivedere i termini della convenzione.

La sintesi

A presiedere la riunione l'assessore all'Ambiente, Sergio De Caprio, che da settimane mantiene stretti contatti con la società. Al termine del faccia a faccia si è stabilito di creare un gruppo di lavoro composto dal dirigente del dipartimento Ambiente, dal dirigente del dipartimento Agricoltura, dal Consorzio di Bonifica e da Coldiretti al fine di predisporre una proposta alla multinazionale e ottenere sin da subito i rilasci d'acqua. La richiesta conclusiva è stata la garanzia di 155mila metri cubi d'acqua al giorno. Alla riunione erano presenti anche i consiglieri regionali Francesco Pitaro e Filippo Pietropaolo.