Annuncia l’ennesimo, plateale, atto di protesta il presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese Grazioso Manno. In una nota diffusa poche ore fa, ha dichiarato che il 13 luglio si incatenerà davanti la sede della Giunta regionale se non cesserà la "situazione di stallo e di disattenzione" verso il mondo consortile da parte della stessa Regione

 

Manno, è scritto nella nota, «dopo avere scritto una circostanziata lettera al Presidente della Regione Calabria nella quale sottolinea che 'l'attenzione verso il mondo consortile é pari quasi a zero', ha inviato la missiva anche agli assessori e consiglieri regionali, Anbi Nazionale e regionale, organizzazioni agricole, sindacati, ai sindaci dei 56 comuni del comprensorio consortile e ai Consorzi di Bonifica».

 

«I Consorzi di bonifica – scrive il presidente - vivono un momento particolarmente difficile dal momento dell'insediamento, nel novembre del 2014, della Presidenza Oliverio. Eppure questi Enti hanno un'importanza fondamentale e strategica, per gli agricoltori e l'intero territorio. I Consorzi svolgono un ruolo estremamente necessario per quanto riguarda l'irrigazione, la difesa del suolo, la lotta al dissesto idrogeologico».

 

«Purtroppo devo amaramente constatare che, al di là di piccoli e a dir poco 'ridicoli' finanziamenti, di vane promesse, e belle parole, Oliverio e la Giunta regionale sono stati insensibili alle numerose richieste fatte in questi anni. Eppure abbiamo, nel tempo, proposto non interventi a pioggia che non risolvono, ma idee e progetti seri che vanno nella direzione di una soluzione 'sostenibile' dei problemi che affliggono la Calabria. Sono convinto, oltreché giusto, che i Consorzi debbano essere messi in condizione di operare, cosi come prevede la legge regionale 11 del 2003. Una Legge che va applicata, cosa che fino ad oggi non è stato fatto. Nessuna risposta concreta é seguita alle tante promesse fatte e ai tre incontri con il Presidente Oliverio. Eppure leggiamo periodicamente di finanziamenti a tutti meno che ai Consorzi di bonifica. La conseguenza è che i nostri Enti e dipendenti soffrono, i nostri operai da tre anni non possono essere assunti per mancanza di fondi». «Fino ad oggi - conclude Manno - ho attuato tutte le 'proteste' possibili e pacifiche per richiamare l'attenzione ma, al di là di piccoli ed insignificanti segnali che non sono assolutamente serviti a risolvere i problemi sollevati, nulla di concreto si é mosso. Questa volta, però, non mi accontenterò di semplici promesse ma chiederò impegni scritti e atti deliberativi».