Su 24 campionamenti effettuati lungo le coste della Calabria, 13 sono risultati “fuori dei limiti di legge”, e, di questi, 12 sono risultati “fortemente inquinati”. È questo l’esito del monitoraggio di “Goletta Verde” di Legambiente, che dal 29 giugno al 2 luglio ha fatto tappa in Calabria con la sua tradizionale campagna dedicata alla verifica dello stato di salute delle coste e delle acque italiane. Il monitoraggio di Legambiente, i cui dati per la Calabria sono stati presentati oggi a Schiavonea, prende prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e dei cittadini attraverso il servizio “Sos Goletta”.

I campionamenti

Per quanto riguarda la Calabria, dai campionamenti è emerso in particolare che “foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano in mare”. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (decreto legislativo 116/200) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

Dati presentati a Corigliano

Ad illustrare i dati di “Goletta Verde” in Calabria sono stati Mattia Lolli, portavoce della “Goletta Verde”, Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano, Caterina Cristofaro, della segreteria regionale di Legambiente Calabria, Domenico Pappaterra, direttore generale di Arpacal, Cataldo Minò, presidente Flag “I Borghi marinari dello Jonio”, e Antonio Nicoletti, della segreteria nazionale di Legambiente.

 

Secondo Nicoletti «spiace constatare come la mancata depurazione affligga ancora in maniera drammatica il nostro Paese». Per la Cristofaro «in Calabria resta l’emergenza depurativa: poco o niente è stato fatto dalle istituzioni che spesso sono rimaste in silenzio su un tema così importante o lo hanno ignorato. Quello della pessima qualità delle nostre acque in prossimità delle foci e del mancato funzionamento degli impianti di depurazione – ha concluso la dirigente regionale di Legambiente - deve diventare un tema prioritario nelle agende politiche di tutte le amministrazioni di questa terra, visto che ne sono coinvolte tutte le province».

 

Quest’anno la campagna “Goletta Verde” di Legambiente è stata realizzata anche grazie al sostegno dei partner principali Conou, Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati e Novamont; dei partner sostenitori Assovetro-Endless Ocean, Ricrea, Consorzio nazionale per il riciclo e il recupero degli imballaggi in acciaio e con il contributo di Pramerica Sgr (Pramerica Sicav Social 4 Future), mentre media partner del tour è La Nuova Ecologia.