La terza puntata della web serie "Le ricerche svelate" dell’Unical (qui il video) è dedicata al lavoro di Emilio Sperone, professore associato di Zoologia presso il dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra. Sperone è considerato uno dei massimi esperti di squali a livello internazionale e con il suo gruppo di ricerca è attualmente impegnato nel progetto Prin Deep-Med. Si tratta di uno studio sullo stato di salute degli ambienti marini di profondità del Mediterraneo che utilizza gli squali come bioindicatori. In particolare, le analisi si focalizzano sui tassi di accumulo di metalli pesanti, sulla presenza di microplastiche e di parassitosi in quattro specie target di squali di profondità.

Dal 2024 è membro dello Shark Specialist Group dell'International Union for the Conservation of Nature (Iucn), il più grande network globale di soggetti autorevoli in materia di conservazione della biodiversità. Fa parte della Commissione scientifica della Cites - Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, con nomina diretta del Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica, e rappresenta l'Italia all'interno della Commissione Cites del Parlamento Europeo quale esperto di squali e coralli. I suoi studi si concentrano sulla biologia ed il comportamento della fauna marina ed erpetofauna terrestre, con particolare attenzione agli effetti del cambiamento climatico e dell'inquinamento sui loro cicli vitali.

La formazione accademica di Emilio Sperone si è svolta interamente presso l’Università della Calabria. Laureato in Scienze Naturali, ha conseguito il dottorato in Biologia Animale e ha perfezionato la sua formazione post doc tra l’ateneo calabrese e il Sudafrica, dove si è specializzato nello studio della grande fauna marina, soprattutto degli squali. All’Unical è riuscito a realizzare un sogno: dare vita ad un gruppo di ricerca che lavorasse sugli squali e sul mare, in una regione che non aveva tradizioni radicate nello studio degli animali marini nonostante gli oltre 1000 km di coste.

Il video è stato realizzato da Kino Lab (DISPeS) e dal Servizio Comunicazione Unical ed è il terzo episodio de Le ricerche svelate, la web serie che vuole raccontare alcune delle più interessanti ricerche condotte all'Università della Calabria.