Di fronte al silenzio delle istituzioni un gruppo di cittadini di Crotone ha deciso di dar vita al comitato civico Fuori i veleni – Crotone vuole vivere. Lo scopo del comitato, che si è costituito ieri, è quello di non abbassare la guardia sulla bonifica dell’ex area industriale dell'ex polo chimico di Crotone. In particolare il comitato chiede ad Eni di rispettare quanto stabilito nella Conferenza dei Servizi decisoria del 2019 ovvero portare i residui della bonifica fuori dalla nostra Regione che in termini ambientali ha già dato. All’incontro hanno infatti partecipato, oltre a numerosi cittadini di diversa estrazione politica, anche alcuni medici che hanno illustrato alcuni dati sull’incidenza delle neoplasie che in questo territorio risulta molto più alta rispetto alla media nazionale.

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Il problema è che dal 2019 ad oggi Eni non ha dato seguito a quanto stabilito dalla Conferenza dei Servizi, anzi ha cercato di ribaltare l’esito di quanto deciso attraverso una serie di ricorsi tutti puntualmente respinti. Come abbiamo già scritto, però, il Mase (Ministero dell’Ambiente e lo sviluppo economico) ha convocato nuovamente le parti partendo dal presupposto dell’urgenza di rimuovere quei rifiuti e dalle dichiarazioni di Eni circa l’indisponibilità di siti ad accoglierli. Una riunione, quindi, fissata per il tre maggio prossimo che potrebbe arrivare anche a rimuovere il vincolo del trasporto dei rifiuti fuori dalla Calabria.

Il comitato, invece, vuole che quell’accordo sia rispettato o sia fatto rispettare dalle istituzioni regionali. «Non risulterebbero iniziative assunte in questi 5 anni dalle Istituzioni e dagli Enti locali, Comune di Crotone e sindaco in testa, insieme a Provincia e Regione, per chiedere a Eni il rispetto del Paur e del Piano di Bonifica - si legge in una nota del comitato - Il sindaco, quale autorità sanitaria locale è chiamato ad esercitare poteri-doveri di controllo, anche preventivo, a tutela dell'ambiente e della salute pubblica ed il Consiglio Comunale condivide questa responsabilità. Sollecitiamo il sindaco ad assumere iniziative coerenti e nette nei confronti di Eni affinché proceda immediatamente alla bonifica del sito industriale con la rimozione dei rifiuti pericolosi da destinare fuori regione nel rispetto della Conferenza dei Servizi 2019».

Il comitato, però, si rivolge anche alla Regione. «Al Presidente Occhiuto chiediamo di assumere iniziative urgenti e non più procrastinabili, al fine di recuperare ingiustificati ritardi ed esercitare la funzione di vigilanza e controllo propria della Regione a tutela del territorio e dei cittadini affinché chi ha inquinato si faccia carico della bonifica nel rispetto delle leggi e del Piano stabilito in sede di Conferenza dei Servizi»