Dopo la recente ma parziale pulizia degli argini, Italia nostra è tornata a Orsomarso per verificare le condizioni del corso d'acqua. Ma nell'alveo la spazzatura sarebbe addirittura aumentata, tra il silenzio generale delle istituzioni
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«Esclusi i lavori già effettuati dal Comune di Orsomarso e richiesti da Italia Nostra relativi alla rimozione dei numerosissimi materassi e copertoni presenti sull’argine ed alla chiusura degli accessi al letto del fiume per impedire ulteriori depositi illegali di rifiuti, la situazione è rimasta in questi mesi immutata». Lo dichiarano in una nota gli attivisti di Italia Nostra - sezione alto Tirreno cosentino, che in questi giorni sono tornati a controllare lo stato dell'alveo del fiume Lao, il corso d'acqua che nasce in Basilicata e sfocia nelle acque calabresi antistanti la città di Scalea. Per gli ambientalisti, che da tempo ormai portano avanti la battaglia, nonostante la recente pulizia la quantità di rifiuti non è affatto diminuita. «Nel letto del Fiume Lao sono ancora presenti tutti i rifiuti già segnalati, mentre sull’argine, in assenza di qualsiasi intervento preventivo, la situazione dell’accumulo di rifiuti è ulteriormente peggiorata - dichiarano in una nota -. Si tratta, a nostro avviso, di una situazione grave e vergognosa che configurerebbe un evidente danno ambientale, rappresentando una minaccia per lo stato di conservazione dell’area Sic-Zsc, ricadente nella valle del Fiume Lao.
«La Regione Calabria è assente»
Nonostante le reiterate segnalazioni, i rifiuti sembrano destinati a inquinare le acque del fiume Lao ancora per molto. «Da una parte - precisa Italia Nostra - il comune di Orsomarso, pur ritenendo assolutamente necessario l’intervento di bonifica, afferma di non essere in grado di affrontare con i fondi di bilancio le spese necessarie per l’intervento che si qualificherebbe come una vera e propria bonifica di area appartenente al Demanio Idrico e come tale di competenza della Regione Calabria; dall’altra parte la Regione Calabria nel suo complesso non dà segni di vita e di interessamento alla questione».
L'indignazione degli ambientalisti
In questa situazione di «assoluta vergognosa paralisi in cui pare che nessuno abbia interesse ad intervenire», Italia Nostra pare non avere alcuna intenzione di starsene a guardare e ha denunciato alle autorità che, ancora una volta, la rimozione dei rifiuti dall’alveo del fiume Lao costituisce questione di assoluta urgenza e priorità, stante la sua pericolosità e gravità». Non solo per la salvaguardia degli habitat fluviali, dice ancora Italia Nostra, «ma anche perché in caso di possibili forti precipitazioni, che provocherebbero uno stato di piena del fiume, tutti i rifiuti verrebbero trasportati in mare, con tutti i gravi danni ambientali e di inquinamento facilmente immaginabili».
L'appello ai funzionari regionali
«Nel rivolgersi alle autorità indicate, ed innanzi tutto al sindaco del Comune di Orsomarso, perché ognuna intervenga direttamente o indirettamente per sensibilizzare, sollecitare e contribuire a risolvere la questione - si legge in ultimo nella nota -, Italia Nostra ha chiesto al dirigente generale del Dipartimento Llpp della Regione Calabria, da cui dipende il Settore demanio idrico, di adoperarsi, considerata l’urgenza».