Continua con successo la manifestazione dedicata all’ambiente e all’economia circolare e sostenibile. Oggi protagonisti i Gruppi di Azione Locale e la Sorical
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Dall’oro azzurro al lavoro dei Gal, i gruppi di azione locale, in tema di salvaguardia dell’ambiente. Sono questi i due filoni che si sono intrecciati nella seconda giornata del Festival del Mondo Green e dell’economia circolare in corso a Falerna. La tre giorni, patrocinata dal Comune di Falerna e dalla Provincia di Catanzaro, dalla Regione Calabria e dall’Unione dei Comuni Monti Ma. Re dopo avere nella prima giornata toccato il tema dei rifiuti e quello dell’economia circolare ha oggi voltato pagina con nuovi esperti e temi tenendo sempre la lente di ingrandimento ben puntata su tutto ciò che è locale e rappresenta, quindi, il territorio.
Come il Gal dei Due Mari, il cui presidente Francesco Esposito, ha raccontato l’impegno del Gruppo per i contratti di fiume, «uno dei metodi più seri per mettere in atto la salvaguardia dell’ambiente perché permette un approccio totale, partendo dal dissesto idrogeologico, continuando con il risanamento delle acque reflue». E a breve il Gal avvierà una collaborazione con il Roraty del Reventino per riuscire ad incidere sulla cultura del risparmio dell’acqua. Il progetto verrà avviato anche in partnership con Sorical ed è rivolto sia ai cittadini che alle amministrazioni visto che «la maggior parte dei comuni – ha spiegato il presidente rotariano Giuseppe Sirianni – consuma più del doppio dell’acqua che le sarebbe necessaria».
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Ma la Sorical, è emerso nell’incontro, non vuole dire solo acqua. «E’ l’azienda calabrese più energivora – ha affermato Giuseppe Viggiani, ingegnere idraulico della Sorical – visto che per sollevare l’acqua nei serbatori comunali spende 28 milioni di euro di energia all’anno, ma siamo impegnati proprio nel cercare di ridurre questa cifra». In generale, ha chiarito Adriano Mollo, responsabile della Comunicazione Sorical, «la Calabria vive un periodo difficile nel settore idrico le mancate riforme e la non applicazione di leggi come la Galli. L’anomalia è non avere un gestore idrico integrato e questo ha portato grossi deficit nelle gestioni e mancati investimenti per centinaia di milioni di euro».