Dalla valorizzazione dei centri storici e degli antichi borghi, fino al ruolo dei Flag e alla cultura del biologico. Di questo e molto altro si è parlato nell’ultima giornata della rassegna che ha animato per tre giorni il lungomare del centro costiero
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«L’anima della Calabria passa dai centri storici, qui c’è un’antropologia molto favorevole ai rapporti umani e in cui i pregiudizi è più difficile attecchiscano».
Centri storici e aree interne, come valorizzarli, come non farli spopolare, come renderli ricchezza. Si è parlato anche di questo nella terza ed ultima giornata del Festival del Mondo Green e dell’economia circolare organizzata dall’associazione Pellegrino Artusi con il patrocinio del Comune di Falerna e dalla Provincia di Catanzaro, dalla Regione Calabria e dall’Unione dei Comuni Monti Ma. Re.
E se per Mimmo Lucano, sindaco di Riace e tra i protagonisti del Festival, i borghi calabresi sono il cuore pulsante del nostro territorio, per il deputato Democrat Antonio Viscomi questi vanno tutelati per evitarne lo spopolamento, accompagnando questo indirizzo di strategie ad un rinnovamento delle amministrazioni locali.
Presenti al tavolo sul tema, tra gli altri, anche il dirigente del Pd Mario Muzzi, l’ex governatore Agazio Loiero, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catanzaro Gerlando Cuffaro.
Ma a chiudere il festival sono stati diversi filoni con variegati apporti. A partire da quelli del Flag Perla del Tirreno, il cui direttore tecnico Annamaria Mele ha offerto la sua testimonianza nell’ambito dell’economia sostenibile e circolare nel mondo ittico.
A dare il suo contributo alla discussione anche l’Istituto Tecnico Agrario di Gizzeria Marina impegnato oltre che in un progetto sul cibo biologico e a chilometro zero anche in un percorso di alternanza scuola – lavoro nella cooperativa agricola Le Macchie.