Il presidente dell'associazione in Calabria Franco Aceto: «Questo riconoscimento ci inorgoglisce e ci chiama ad un impegno per difendere e valorizzare una risorsa importante del Paese»
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«L’inclusione delle faggete dell’Aspromonte e del Pollino nella lista delle foreste tutelate dall’Unesco rafforza l’impegno nella lotta agli incendi che devastano ecosistemi, danneggiano l’economia e mettono a rischio la vita di persone e animali in una regione come la Calabria che già su questo fronte negli anni passati ha pagato un prezzo altissimo. Ma la realtà forestale della Calabria con i suoi quattro parchi e le aree naturali e protette può contare per l’estensione della superficie boscata su oltre 612mila ettari con un indice di boscosità di oltre il 41% con una molteplicità di tipologie forestali, che caratterizzano paesaggi, ruolo storico, culturale, sociale».
È quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco di tutelare le faggete vetuste mediterranee nei parchi nazionali di Aspromonte e Pollino.
«Questo riconoscimento – dichiara Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria – ci inorgoglisce e ci chiama ad un impegno per difendere e valorizzare una risorsa importante del Paese a partire dal lavoro di boscaioli, aziende agricole forestali e operai forestali che in Calabria si dedicano alla buona gestione degli alberi e alla pulizia dei boschi che – sottolinea – è determinante per l’ambiente e la sicurezza della popolazione in particolare sul fronte della lotta agli incendi che devastano ogni anno ettari di foreste con danni incalcolabili dal punto di vista ambientale ed economico».