In piena emergenza rifiuti, la Regione cerca di imprimere un'accelerazione all'iter di riapertura delle discariche pubbliche. Nei giorni scorsi è stata, infatti, pubblicata una manifestazione d'interesse rivolta ad operatori privati chiamati a svolgere lavori di ripristino nella discarica lametina di località Stretto.

La stessa su cui il Noe lo scorso agosto aveva apposto i sigilli ravvisando irregolarità nella gestione. In particolare, i militari del nucleo ambientale avevano rilevato criticità nello smaltimento del percolato che defluiva sui terreni e nelle aree esterne non pavimentate. Tre le persone denunciate a piede libero e l'impianto affidato in custodia giudiziaria.

 

Oggi la Regione cerca di superare quei rilievi provando ad affidare ad una ditta i lavori che consistono nella realizzazione di canali in calcestruzzo prefabbricato per la raccolta delle acque meteoriche, nella bitumazione delle strade e dei piazzali, nella fornitura e posa in opera di due vasche prefabbricate per il trattamento delle acque raccolte e di una stazione di monitoraggio degli inquinanti atmosferici. L’importo complessivo è di 500mila euro.

 

Tutte opere che hanno lo scopo di superare il sequestro disposto dall'autorità giudiziaria e individuare così nuovi spazi dove conferire i rifiuti. Prima dell'avvio dei lavori il progetto dovrà essere sottoposto al vaglio della Procura di Lamezia Terme per ottenere il dissequestro del sito.