Gli scarti saranno prima trasferiti a Rende e poi una volta imballati raggiungeranno San Giovanni in Fiore. Si tratta tuttavia di un provvedimento provvisorio
Tutti gli articoli di Ambiente
PHOTO
Trovata una soluzione provvisoria per fronteggiare l’emergenza “rifiuti” nella Sibaritite. Gli scarti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento operato all’interno della struttura pubblica di Bucita saranno portati presso l’impianto privato di Rende per essere pressati ed imballati per poi essere stoccati presso la discarica di San Giovanni in Fiore. È quanto fa sapere il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi che ha avuto in queste ore una serie di interlocuzioni con il commissario dell’Autorità regionale rifiuti, Gualtieri, il direttore ufficio comune dell’Ato Cosenza, ing. Azzato, e con i colleghi sindaci di Rende e di San Giovanni in Fiore, sia come presidenti di Ato e Provincia di Cosenza che come comuni che ospitano impianti.
A tal riguardo è stata emessa una ordinanza provinciale «che non riguarda solo l’impianto di Bucita ma tutti gli impianti di interesse pubblico della Provincia, presso i quali potranno essere autorizzati - in deroga alla legge 152/06 – siti di stoccaggio temporaneo e l’aumento della capacità di trattamento per alcune tipologie di rifiuti».
Nel frattempo, il comune di Corigliano Rossano sta lavorando parallelamente all’individuazione di un ulteriore sito di stoccaggio temporaneo presso l’impianto di trattamento nel caso di ulteriore emergenza. «Con tutte queste misure, ancora una volta straordinarie, afferma Stasi, dovrebbe ripartire a breve la raccolta, ma come ho più volte specificato soprattutto a seguito delle ordinanze sindacali grazie alle quali siamo riusciti a mitigare i disagi nel corso degli ultimi anni, queste sono misure tampone: servono soluzioni strutturali, ovvero è necessario che la Provincia di Cosenza e l’intera Regione colmino il deficit impiantistico che ci caratterizza da vent’anni».