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Il contrasto ai piromani è tra i punti fondamentali dell’agenda stabilita dal comitato per la sicurezza convocato in prefettura da Gianfranco Tomao. Gli incendi continuano a tormentare la provincia di Cosenza e sono tutti di origine dolosa. Ma non è semplice individuare i responsabili. Alla riunione hanno partecipato le massime autorità istituzionali. C’era il presidente della Regione Mario Oliverio accompagnato dal generale Aloisio Mariggiò, dirigente di Calabria Verde; il procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla, il questore di Cosenza Conticchio, il comandante provinciale dei vigili del fuoco Cundari, il maggiore dei carabinieri Borrelli, il presidente del Parco del Pollino Domenico Pappaterra insieme ai sindaci della zona. Attenzione focalizzata proprio sull’area protetta al confine tra Calabria e Basilicata, aggredita nelle ultime ore da numerosi focolai.
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A Papasidero sono andati in fumo oltre mille ettari di bosco, circa un quinto dell’estensione del comune. Dopo la grande paura a Rossano per un vasto incendio che ha lambito il centro storico, la giornata non ha fatto registrare particolari criticità, complice il calo delle temperature. Ma l’unità di crisi rimane operativa. Intanto Oliverio ha chiesto al Dipartimento della Protezione Civile di dichiarare lo stato di calamità.