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Caivano (provincia di Napoli- febbraio 2012- Un vigile del fuoco impegnato a spegnere un rogo appiccato a rifiuti speciali e urbani. Nella cosiddetta Terra dei Fuochi basta spulciare i documenti dei Vigili del Fuoco ,dove sono registrati i tantissimi interventi dei pompieri per i roghi tossici, per capire la portata del fenomeno relativo ai roghi tossici. Da molti anni, la camorra e le piccole imprese che producono in nero e sono costrette a smaltire i rifiuti in nero, usa il sistema dei roghi tossici per liberarsi dei rifiuti e degli scarti industriali di ogni tipo.
Nel 2016, le forze di polizia hanno contestato ben 574 ecoreati, più di uno e mezzo al giorno, denunciando 971 persone fisiche e 43 persone giuridiche (aziende), emettendo 18 ordinanze di custodia cautelare e sequestrando 133 beni per un valore che sfiora i 15 milioni di euro.
È quanto emerge dal bilancio tracciato da Legambiente in un dossier dedicato alla legge, entrata in vigore 2 anni fa, sugli ecoreati.
La Campania è la regione con il numero più alto di ecoreati contestati lo scorso anno (70), segue la Sardegna con 67 e l’Umbria con 66. La Sardegna registra il record di denunce di persone fisiche (126), seguita dalla Liguria (99), dalla Puglia (87), mentre il maggior numero di persone giuridiche denunciate è stato contestato in Abruzzo (16), seguito dalla Sicilia (14) e dalla Calabria (8). I 18 arresti sono stati effettuati in Puglia (14) e in Abruzzo (4).
La regione con il maggior numero di sequestri è stata la Calabria (43), seguita da Abruzzo, Sicilia e Umbria (17) e dal Lazio (11).
Inquinamento ambientale. Passando alla rassegna dei singoli delitti, si registrano 143 contestazioni del delitto di inquinamento ambientale (art. 452 bis), che hanno portato alla denuncia di 298 persone fisiche e 35 persone giuridiche, 4 arresti e 74 sequestri per un valore di oltre 6 milioni di euro.
La Calabria è in questo caso la regione con il più alto numero di contestazioni, pari a 28 (con 51 persone fisiche e 8 persone giuridiche denunciate e 26 sequestri), seguita dall’Abruzzo (22), dalla Sicilia (21).
Disastro ambientale. Il delitto di disastro ambientale (art. 452 quater), sicuramente quello più pregnante sia in termini di sanzioni che di accertamento delle responsabilità, è stato contestato 13 volte, coinvolgendo 63 soggetti fisici e 2 giuridici, con 14 arresti.
La Puglia è di gran lunga la più coinvolta da questa tipologia di indagini con 8 casi contestati (39 denunce e14 arresti, questi ultimi legati all’operazione Poseydon svolta nel Golfo di Taranto),mentre 1 caso ciascuno ha interessato la Calabria, la Liguria, le Marche, la Sicilia e la Sardegna.