Le tartarughe marine tornano a scegliere gli arenili dell'alto Jonio per deporre le uova. Le aree sono state recintate e vengono ora monitorate dal Wwf. L'appello degli ambientalisti ai bagnanti: «Non disturbatele»
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Le “Caretta caretta” tornano a depositare le loro uova sulle coste dell’alto Jonio calabrese. Due nidi, tutte lungo le spiagge di Sibari: il primo nei pressi del Lido Adria l’altro vicino al Marlusa, ad una distanza di poco più di un miglio l’uno dall’altro. E tutto è avvenuto tra ieri mattina e oggi pomeriggio. Ora si attende la schiusa delle uova, circa un centinaio quelle incubate, che dovrebbe verificarsi tra l’inizio e la fine di settembre, insomma ad estate inoltrata al principio dell’autunno.
Segnalata subito la presenza al Wwf
Il primo nido è stato scoperto ieri sera dal proprietario del Lido Adria, che ha subito avvertito il WWF, mentre il secondo rinvenimento, questa mattina, nel Lido Marlusa è stato fatto dai bagnanti.
Proprio grazie al pronto rinvenimento è stato possibile individuare e mettere in sicurezza l’area della “camera di deposizione”. Sul posto si sono recati immediatamente gli operatori del Centro Recupero Tartarughe Marine Wwf di Policoro e di Corigliano-Rossano insieme agli operatori del progetto TartAmar della Regione Calabria. Che hanno provveduto ad effettuare un trasferimento del secondo nido perché a rischio mareggiate. Un’operazione delicatissima ma andata a buon fine.
L'appello degli ambientalisti: «Non disturbatele»
Il WWF rivolge un appello a turisti e frequentatori dei lidi, raccomandandosi di non disturbare eventuali tartarughe marine in avvicinamento alle spiagge, perché con tutta probabilità si tratta di femmine in procinto di intraprendere la delicata fase della deposizione, e di segnalare invece al WWF gli avvistamenti. Questo per evitare che questi rettili marini tornino in mare spaventati, rinunciando a deporre.
Insomma, un sorriso ed una speranza per la Sibaritide, terrorizzata dai recenti e terribili fatti di cronaca.